Si è conclusa con il capitolo 7 la prima stagione di The Book of Boba Fett ed ha chiuso diverse questioni che si sono sviluppate durante tutta la serie. Dai toni molto western come sempre, grazie anche alla regia di Robert Rodriguez, l’episodio si intitola “In nome dell’onore”, l’onore che Boba dovrà restaurare per riuscire a vincere la guerra contro il Sindacato Pyke e prendere il controllo come nuovo Daimyo di Tatooine.
ATTENZIONE SPOILER
Quello che segue contiene spoiler su The Book of Boba Fett – Capitolo 7: In nome dell’onore.
Continuate a leggere a vostro rischio e pericolo.
Mi sono creato diverse aspettative durante l’attesa di questo episodio che, come quasi sempre succede, non vengono mai esaudite. Ma nel complesso, nonostante qualche alto e basso, l’episodio mi ha intrattenuto e avrei voluto che non finisse mai. L’unica cosa che probabilmente mi ha annoiato è che per aver assistito ad una battaglia in una delle città più grandi di Tatooine, mi è sembrata più una sagra di paese. Capisco che la serie sia stata girata quasi interamente in interni, ma mi è sembrato di capire che Mos Espa sia abitata solo da qualche cittadino e dai personaggi della storia. Questa cosa non potrebbe essere completamente fuori senso, infatti, pensandoci un momento e tenendo conto ai vari generi che hanno ispirato Robert Rodriguez, ci sono quelli giapponesi dei Kaiju movie, nella quale, soprattutto in quelli degli anni 50 e 60, le città improvvisamente diventano deserte, trasformandosi nel campo di battaglia tra i kaiju ed i mecha (che è esattamente quello che abbiamo visto in questo episodio).
La prima cosa che mi ha fatto storcere il naso e che ho realizzato proprio ora, è il doppiaggio. Probabilmente non ci avrò fatto caso in precedenza, ma il doppiaggio italiano non mi ha colpito per niente. Nulla da togliere alla grandissima voce di Roberto Pedicini, ma mi è sembrato che la recitazione di Boba sia stata troppo forzata ed impostata, lo stesso vale per quella di Laura Lenghi per Fennec Shand.

La prima parte dell’episodio, quello della suspense è stato abbastanza lento ma molto utile per capire le dinamiche dell’inizio della guerra. Il primo confronto tra Boba e Cad Bane mi ha fatto venire la pelle d’oca e speravo davvero che potesse iniziare tutto da li, magari con un duello in stile western come nella scena tagliata di The Clone Wars – Nella quale un Boba bambino ha la meglio su Cad Bane, freddandolo con un colpo – Questa scena c’è poi stata verso la fine dell’episodio, con una risoluzione un po’ differente da come me l’ero aspettata, ma sicuramente molto piena di atmosfere. Il personaggio di Boba ha mostrato tutto il suo potenziale in questo episodio, e stavolta l’uso dell’elmo ha permesso di poter utilizzare una controfigura per compensare la goffaggine di Temuera Morrison, ed abbiamo finalmente visto un Boba volante ed arrabbiato, deciso a non arrendersi nonostante sia in svantaggio.
La parte che più mi è piaciuta è stata la sparatoria tra i Pyke ed il duo Boba-Mando, il tutto ripreso da inquadrature nel pieno stile cinematografico asiatico, con movimenti di camera e piroette prima di sparare. Boba che spara con il blaster mentre solleva il ginocchio per sparare i missili dalla ginocchiera è stata una delle inquadrature più belle.

Una delle cose che mi ero completamente dimenticato è che Boba, nel suo palazzo, aveva un Rancor pronto a scatenare la sua furia. Finalmente abbiamo potuto vedere la tanto amata scena che tutti si aspettavano, ovvero quella di Boba che cavalca un Rancor furioso che ha trasformato l’episodio in un Kaiju movie con i fiocchi. C’è voluto l’intervento dell’animale per poter abbattere i due droidi da guerra, probabilmente l’evoluzione dei Droideka visti nella Trilogia Prequel.

In conclusione, l’episodio ha avuto degli alti e bassi durante la sua esecuzione, ci ho visto qualche forzatura nella trama che ha richiesto per forza l’intervento del Mandaloriano e soprattutto di Grogu per arrivare ad una fine che non lasciasse lo spettatore deluso, questo a conferma che infondo The Book of Boba Fett non è altro che una piccola parentesi nella macro storia che vede il Mandaloriano come protagonista principale.
Il viaggio di Boba Fett continua in The Book of Boba Fett che è ambientato nella linea temporale di The Mandalorian. Il cast vede la presenza di Temuera Morrison, nel ruolo del leggendario cacciatore di taglie, e Ming-Na Wen che interpreta la mercenaria Fennec Shand. Robert Rodriguez – che aveva diretto l’episodio 14 di The Mandalorian, in cui si vede l’emozionante ritorno di Boba Fett nella galassia di Star Wars – si unisce agli executive producer Jon Favreau e Dave Filoni.
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