Star Wars: La Vendetta dei Sith è tra gli episodi più amati dal fandom di Star Wars, episodio nella quale trionfa il male ma nello tempo nasce una scintilla di speranza per la galassia. Questo episodio vede la caduta di Anakin Skywalker e la nascita di Darth Vader, il più temuto tra tutti gli adepti del lato oscuro della Forza.
Se non sei con me, sei mio nemico
Una delle scene più emozionanti è certamente quella del duello tra Anakin ed il suo vecchio maestro Obi-Wan Kenobi, in un combattimento coreografico mozzafiato iniziato con uno scambio di battute tra i due ex-amici. Anakin, convinto da Palpatine di aver portato pace e prosperità nella galassia con la proclamazione dell’impero, cerca di portare Kenobi dalla sua parte, richiesta rifiutata in quanto il Maestro Jedi ha giurato fedeltà alla democrazia della Repubblica. Ed è in questo momento che possiamo ascoltare una delle frasi più iconiche dell’episodio.
– Se non sei con me, sei mio nemico
– Soltanto un Sith vive di assoluti. Farò ciò che devo
Molti fan hanno fatto ironia sul fatto che la risposta di Obi-Wan è anch’essa un assoluto, implicando quindi che i Jedi siano incoerenti con quello che dicono, e che perfino i Jedi potrebbero essere Sith. In realtà, ascoltando bene la frase, possiamo notare che il significato della risposta di Obi-Wan è diversa rispetto a quello che quasi tutti hanno compreso.

L’affermazione di Obi-Wan è in diretta risposta a quella di Anakin. Solo i Sith vivono del loro egoistico modo di vedere il mondo ed ogni ostacolo ai loro intenti è da considerare un nemico che debba essere distrutto. Basti pensare alla scena precedente, quella in cui Padmé atterra sulla piattaforma di Mustafar e dalla nave scende Obi-Wan. Anakin pensa subito che Padmé l’abbia tradito e che abbia portato Kenobi per ucciderlo. Non c’è nessun confronto, nessuna negoziazione, nessun compromesso. Strangola Padmé, la sua amata, la madre del bambino che tiene in grembo. La donna si è messa contro di lui, e per questo deve morire. Lo stesso fa con Obi-Wan. non lo lascia negoziare, scende alla conclusione che il suo vecchio maestro è diventato un nemico, e quindi dovrà essere sconfitto.
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Qualche secondo dopo, Obi-Wan afferma che la sua fedeltà è verso la Repubblica e la sua democrazia. Non può esserci democrazia senza compromessi e l’accettazione che altri hanno una visione diversa dalla propria. Se si vive di assoluti, non si può scendere a compromessi, non si può negoziare né confrontarsi. Un gruppo potrà essere da una parte solo se condivide la stessa visione, rappresentata da una prospettiva limitata. Tutti coloro che non condividono quella visione, sono dei nemici.

Obi-Wan ha detto un assoluto, ma non vive di assoluti.
Obi-Wan ha palesemente detto un assoluto. In questa frase non è stato affermato che chi dice assoluti sia un Sith. Secondo Obi-Wan, i Sith vivono di assoluti, il che è diverso. Vediamo Jedi dire affermazioni assolute per tutta la saga. Quello che Obi-Wan sta dicendo è che Anakin, come tutti i Sith in generale, sono capaci di percepire il mondo solo in termini assolutistici. I Jedi sono per la pace e la negoziazione, i Sith invece bramano la potenza ed utilizzano la violenza.
George Lucas ha inserito questa frase nel film come analogia a George W. Bush, quando nel 2001, qualche giorno dopo l’attentato alle torri gemelle, parlando al Congresso si è rivolto a tutte quelle nazioni che non hanno manifestato solidarietà agli Stati Uniti, dicendo “Se non siete con noi, siete con i terroristi”. George Lucas ha sempre pensato che Bush fosse un Sith.
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L’ipocrisia dei Jedi
Un’altra interpretazione potrebbe portare a pensare che anche i Jedi vivono di assoluti, in quanto Obi-Wan, rispondendo in quel modo, abbia mostrato quanto la filosofia dei Jedi sia ipocrita, una filosofia che abbia portato i Jedi a vedere i Sith come dei nemici a prescindere, senza dover cercare un confronto con loro.
Fare o non fare
Anche la famosa frase di Yoda “Fare o non fare, non c’è provare” è un assoluto. Ma il suo significato è diverso. La frase in questione è affermata in un momento di saggezza e al contrario dei Sith lascia la scelta di fare o non fare qualcosa senza che chi l’abbia detta possa avere una reazione positiva o negativa, ma la conseguenza potrebbe arrivare comunque da un terzo elemento estraneo dal gruppo formato in quel momento.
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In conclusione
Solo perché Obi-Wan abbia detto quella frase, non significa che dobbiamo utilizzarla come metro di misura per riconoscere i Sith. Un Sith o un Jedi si riconosce dalle sue azioni, non da quello che dice. Durante il combattimento, Obi-Wan urla “Anakin, il Cancelliere Palpatine è il male!” il che è un assoluto. Dire assoluti è un’azione quasi inconsapevole ed è inevitabile. Per questo è errato dire che Obi-Wan sia un Sith, in quanto la sua affermazione è un fatto che viene confermato dalla frase “Se non sei con me, sei mio nemico”.
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