L’Alta Repubblica è finalmente arrivata in Italia portando con sé una nuova e ricca era per il mondo cartaceo di Star Wars. Il primo numero della serie regolare di fumetti, scritto da Cavan Scott, disegni di Ario Anindito e colori di Annalisa Leoni, è ambientato dopo gli eventi di La Luce dei Jedi. In questo spillato troviamo quindi personaggi già noti, ma assaggiamo ancora una volta il gusto della novità. Difatti la storia inizia proprio con gli allenamenti della Padawan Keeve Trennis.

Titolo: Star Wars – L’Alta Repubblica #1
Anno: 2021
Autori: Cavan Scott, Ario Anindito
Formato: Spillato
Pagine: 32
Lingua: Italiana
Editore: Panini Comics
Prezzo di copertina: 3€
TRAMA:
La Padawan Keeve Trennis si trova su Shudaren, insieme al suo Maestro Sskeer, per affrontare le prove che la porteranno a diventare Cavaliere Jedi. Ma come la vita dei nostri eroi starwarsiani non è mai serena, ad un tratto una minaccia mette in pericolo gli Ximpi, i nativi del pianeta, e Keeve dovrà interrompere l’addestramento per aiutarli.
COSA MI E’ PIACIUTO
I PERSONAGGI:
In questo primo numero ciò che risalta di più sono i personaggi. Ognuno di loro è dotato di una sua personalità, un modo di parlare particolare e fisicamente sono davvero unici. Keeve Trennis è estremamente vivace, coraggiosa, profondamente devota all’Ordine e ha un debole per le parolacce. Si ritrova perfettamente abbinata al Maestro Sskeer, personaggio più silenzioso e che porta con sé un’aura misteriosa. Avar Kriss invece trasmette solennità e riesce sempre ad attirare la nostra attenzione verso se stessa. Vediamo pure Yoda che si bilancia in modo preciso a questa nuova epoca, come se fosse sempre stato lì. Apprezzabile anche la parentesi comica degli Ximpi che non sono per niente fastidiosi.

L’ORDINE JEDI:
L’Alta Repubblica è il periodo di massimo splendore per i Cavalieri Jedi, per questo possiamo notare anche una certa spensieratezza tra i Guardiani della Pace. La storia esordisce con un tutto va bene, stessa frase che troviamo nelle prime pagine di La Luce dei Jedi. Espressione che rafforza la premessa di pace, la quale però viene subito contradetta in entrambi i prodotti. Ci mostrano però i Jedi che affrontano gli squilibri in modo vigoroso, lavorando a stretto contatto fra di loro. L’Ordine infatti appare lontanissimo da ciò che abbiamo visto durante la trilogia prequel, ma molto vicino a personaggi come Luke Skywalker e Rey. Persino alcuni insegnamenti che venivano ripetuti quasi come fossero dei mantra da padawan e Maestri nel periodo moderno, durante l’Alta Repubblica erano considerati mera retorica:
-Hai paura?
-Non c’è paura, solo sicurezza
-C’è anche una cosa chiamata retorica. Un Jedi non ripete solo antiche dottrine
Maestro Sskeer e la padawan Keeve Trennis
I DISEGNI:
Un altro aspetto vincente di L’Alta Repubblica è la tecnica di Anindito Leoni. I suoi disegni rispecchiano in maniera ottimale questo nuovo periodo. I colori di Annalisa Leoni sono vividi e rallegrano, i personaggi sono accurati. Lo scontro tra Sskeer e Keeve è estremamente ricco, così come l’immagine della Padawan che si connette alla Forza. Quando invece ci trasferiamo sul Faro Starlight, i colori tendono al giallo per richiamare l’oro dei Cavalieri Jedi.

COSA NON MI E’ PIACIUTO:
In un’opera del genere è difficile trovare aspetti negativi. Ma la storia narrata in questo numero potrebbe essere considerata piuttosto semplice se la si prende singolarmente. Ovviamente trattandosi di un esordio, è normale che si parta con più tranquillità.
IN CONCLUSIONE:
La serie regolare L’Alta Repubblica è un’esperienza intensa, coinvolgente che merita di essere seguita. Ci porta ad avvicinarci a personaggi estremamente caratteristici ed è impossibile non immedesimarci in loro. Inoltre le pagine finali suggeriscono che il suo seguito ci rivelerà grandi sorprese. Tutti gli appassionati del mondo cartaceo di Star Wars e anche coloro che sono alle prime armi dovrebbero farsi travolgere da questa nuova epoca!