Non c’è dubbio, l’armatura di Darth Vader appartiene al patrimonio mondiale dell’iconografia cinematografica. Se ben ci pensiamo, l’aspetto minaccioso di Vader non è soltanto un marchio di fabbrica della saga di Star Wars, ma della cinematografia in generale.
Oltre ad incutere timore, paura e rispetto, l’armatura di Darth Vader ha altri scopi. Vi siete mai chiesti come funziona?

L’ELMO
Cominciamo dall’ovvio. Il duello su Mustafar con Kenobi ha lasciato uno strascico ben visibile sul corpo del giovane Anakin Skywalker, non ci sono dubbi. Il problema principale è collegato alle ustioni, che hanno compromesso quasi del tutto l’estetica del volto, l’apparato respiratorio, l’apparato visivo e l’utilizzo delle corde vocali.
I principali compiti dell’elmo vanno a ovviare a queste mancanze. L’apparato respiratorio, caratterizzato dal celebre rumore meccanico che tutti conosciamo, è collegato a un terminale, per la precisione quello che fa capolino sul petto di Vader. Ne deriva che l’elmo ha una funzione essenziale per il Sith, che può toglierlo e sopravvivere soltanto all’interno di specifiche camere iperbariche. Alla stessa console posta sul petto è affidata anche la riproduzione dell’apparato fonetico.
Le lenti dell’elmo fungono da apparato visivo in tutto e per tutto, dando supporto a Vader con costanti letture telemetriche in tempo reale. A che prezzo il Sith è costantemente aggiornato sull’ambiente che lo circonda? Affinchè questo sia possibile, il casco deve essere collegato al sistema nervoso di Vader. Questa connessione avviene mediante una serie di piccoli aghi collocati nell’elmo stesso, che vanno a penetrare il viso e il cranio di Vader, rendendo possibile la connessione e la lettura dati. Tra le altre cose, le lenti hanno una funzione infrarossi che permette al Sith di vedere perfettamente anche al buio.

CLAUSTROFOBIA E SOFFERENZA
L’elmo dell’armatura è indispensabile alla sopravvivenza, ma rappresenta anche un elemento di costante sofferenza nella vita di Darth Vader. Come è logico che sia, vivere sotto il peso (piuttosto importante) dell’elmo senza poterlo mai rimuovere potrebbe alimentare un grande senso di claustrofobia. Proprio per questo Vader ricorre alla camere iperbariche, conosciute anche come Camere di Meditazione. Poter rimuovere l’elmo senza perdere la facoltà di respirare è particolarmente importante per il Sith, che utilizza questi momenti come forma di raccoglimento privato. Nonostante nella saga cinematografica questo aspetto venga appena accennato, troviamo importanti approfondimenti nella saga a fumetti dedicata a Vader, in cui possiamo conoscere meglio questa e altre caratteristiche della sua vita sotto l’armatura.

Torniamo per un istante a parlare del collegamento che sussiste tra elmo e sistema nervoso. Gli aghi che si snodano attraverso l’elmo e l’armatura provocano senz’altro una grande sofferenza fisica a Darth Vader, che non può tuttavia privarsi dell’apparato. Ne deriva una scarsa attitudine al sonno, con un costante squilibrio mentale, capitanato da una feroce e iraconda aggressività. Come è plausibile, questo sistema così doloroso e barbaro (seppur molto sofisticato) è stato studiato a tavolino da Palpatine, desideroso di scongiurare eventuali “ripensamenti” di Vader.
L’Imperatore voleva accertarsi di tenere il proprio discepolo in un costante stato di sofferenza fisica e mentale, così da alimentarne l’odio, e di conseguenza accrescendone la potenza nel Lato Oscuro.
TERMOAUTONOMIA E ALTRE CARATTERISTICHE
L’armatura di Darth Vader è dotata di un impianto completamente termoautonomo, in grado di adattarsi a qualsiasi clima in maniera istantanea. Che si tratti del caldo infernale di Mustafar o del gelo di Hoth, Darth Vader non prova alcun disagio relativo alla temperatura esterna.
L’armatura ha anche scopi protettivi. L’intero apparato è immunizzato a calore e fuoco, così come gran parte delle componenti sono antitaglio e antilaser.

Lo scontro di Mustafar non ha soltanto arso vivo Anakin Skywalker, ma lo ha lasciato quasi del tutto mutilato. Sotto l’armatura si nasconde dunque un complicato sistema di protesi, il cui materiale prevalente è il durasteel.
Le ossa ricostruite sono state collegate al sistema nervoso ancora una volta mediante l’uso di aghi, che permettono il movimento di Vader. Tuttavia, i gesti che il Sith può compiere sono estremamente limitati. Il suo passo è cadenzato e lento, in gran parte per il peso dell’intera struttura che deve reggere sulle spalle. In quanto ai combattimenti, Darth Vader è impossibilitato ad alzare le braccia al di sopra delle spalle, limite che ha ovviamente plasmato e modificato di conseguenza il suo stile con la spada laser.
Per quanto riguarda gli stivali, anch’essi estremamente pesanti e scomodi, abbiamo un sistema di saldo mantenimento al suolo che impedisce a Vader di cadere, di essere sbalzato in alcun modo o di volare via in caso di raffiche spaziali.
MANUTENZIONE DI ARMATURA E PELLE
Un sistema così complesso e sofisticato ha bisogno di essere revisionato e ritoccato periodicamente. Non potendo rimanere privo di armatura, Darth Vader attende la revisione e la pulizia della propria armatura in delle vasche colme di Bacta. Infatti, non è soltanto l’armatura a necessitare di costante pulizia. La pelle di Vader, a causa delle ustioni spaventose riportate su Mustafar, deve essere sottoposta spesso a un processo di pulizia e rimozione delle cellule morte. L’immersione nel Bacta fa parte di questo processo, indispensabile per prevenire infezioni o eccessivo deterioramento corporeo. La pelle di Vader, nonostante l’armatura sia dotata di un sistema di ventilazione interno, tende infatti a marcire irrimediabilmente.

STRUMENTO DI DOLORE
Riassumendo le caratteristiche dell’armatura di Darth Vader, ne emerge una sola e unica costante: il dolore.
Darth Vader è un Sith, e per rimanere tale deve vivere una vita avvolta nell’odio e nell’ira. Il fatto di vivere costantemente trapassato da una moltitudine di aghi, con un enorme peso sulle spalle, in claustrofobia cronica e con scarse possibilità di dormire, non fa altro che aumentare in maniera esponenziale il senso di dolore (fisico e mentale) che Vader sente ogni giorno.
Vader ha perso ogni traccia o sentore di umanità, divenendo in tutto e per tutto una macchina. Un esempio? Tecnicamente, a seguito delle ferite riportate, non esiste una reale controindicazione che impedisca al Sith di nutrirsi in maniera convenzionale, ovvero tramite deglutizione. Tuttavia, Vader trova nutrimento e sostentamento negli stessi aghi che gli trapassano il corpo, incaricati in questo caso di iniettare sostanze nutritive al pari di una flebo.
Leggi anche: