Il fumetto è l’adattamento dell’omonimo romanzo di Timothy Zahn. Scritto da Jody Houser (ha adattato il fumetto di Rogue One) e disegnato dal magistrale Luke Ross (ha disegnato il fumetto dell’adattamento de Il risveglio della forza), Thrawn ha dei disegni ed una scrittura molto accurati fornendo un’ottima prospettiva in particolare a chi il romanzo lo ha letto. Quello che non risulta rappresentato è tutta l’introspettiva, elemento molto importante, di Thrawn.
Titolo: Star Wars: Thrawn
Anno: 2018
Autore: Jody Houser, Luke Ross
Formato: Brossurato
Pagine: 144
Lingua: Italiano
Editore: Panini Comics
Prezzo di copertina: 13€
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“Le persone sono delle risorse“
Grand’Ammiraglio Thrawn
Sinossi:
L’adattamento a fumetti del romanzo di Timothy Zahn; il racconto di come Mitth’raw’nuruodo, nome completo di Thrawn nell’ascendenza Chiss, la sua patria, ascende all’interno dei ranghi imperiali partendo come semplice cadetto nella reale accademia imperiale su Coruscant. Accompagnato dall’inseparabile assistente, Eli Vanto, dopo essersi diplomato con il massimo dei voti ed aver passato del tempo come tenente della marina imperiale, dovrà affrontare uno dei primi ribelli; ma in particolare dovrà vedersela con chi nelle fila imperiali non vuole il successo della sua ascesa.

Cosa mi ha colpito
L’adattamento è molto valido e traspone veramente bene molte scene, importanti, descritte nel romanzo. Scene come l’incontro con l’imperatore, la “rissa” avvenuta nell’accademia e il grande finale dello scontro/incontro con il Cigno Notturno. Le vignette vivono di vita propria; alcune sono dinamiche e rapide (come lo richiede il romanzo) altre sono aggraziate e narrate.

Cosa non mi è piaciuto
Partiamo dal sunto: il fumetto non è un romanzo.
In quest’opera c’è una grande assenza. Manca Thrawn. Manca tutta la sua personalità che riconosco sia molto difficile da rappresentare in un fumetto di 120 pagine. Ma manca anche un personaggio molto importante: Pryce, manca tutta la parte della sua vita e del perché è diventata la spietata governatrice di Lothal. Viene dedicato più spazio al Cigno Notturno ma come nei casi precedenti troppo poco e troppo compresso. Ma il ruolo di Vanto come spalla di Thrawn forse è la descrizione che più manca.

Conclusione:
Il fumetto è molto bello a livello grafico, i disegni dei personaggi sono assolutamente fedeli alle serie animate; il gioco di ombre e luci in alcune scene cruciali è magistrale. Purtroppo abbiamo un grandissimo assente: il protagonista, ovvero Thrawn. Se letto dopo o prima del romanzo ha un grandissimo valore di completezza; se letto in assenza del romanzo difficilmente si comprenderanno le spigolature del protagonista le quali sono fondamentali per avere una vera e piena comprensione delle sue azioni future (anche passate).
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