Duel of the Fates è tra i brani più amati composti da John Williams per Star Wars: La Minaccia Fantasma. Dai toni epici con tratti drammatici, il brano ha accompagnato una scena molto importante dell’intera saga degli Skywalker, il combattimento tra il bene ed il male per potersi assicurare il destino di Anakin Skywalker, il prescelto.
John Williams ha composto la colonna sonora tra l’ottobre 1998 e febbraio 1999. Duel of the Fates è stato scritto come tema principale per il film ed è stato utilizzato in diverse forme nelle scene che raffigurano i momenti più culminanti della pellicola durante la Battaglia di Naboo, nella quale le forze della Federazione del Commercio combattono le Forze Reali di Sicurezza di Naboo. Il brano è utilizzato principalmente per rappresentare il duello tra Darth Maul, un Signore oscuro dei Sith, ed il maestro Qui-Gon Jinn con il suo apprendista Obi-Wan Kenobi.

Mentre componeva il tema, Williams percepiva che qualcosa di ritualistico e pagano sarebbe stato più efficace nell’evocare certe emozioni, quindi ha preso una strofa del poema gallese Cad Goddeu (“La Battaglia degli Alberi”) e lo ha inserito nel brano. Il poema è stato scritto nel VI Secolo ed è contenuto nel Libro di Taliesin, una raccolta di poemi e canti scritti dal bardo Taliesin, il primo poeta britannico a scrivere in lingua gallese. Il canto racconta d un druido che ha rianimato interi campi di alberi per farli combattere tra loro. Palpatine potrebbe infatti rappresentare il Druido, e tutti coloro che hanno un ruolo nella battaglia finale di La Minaccia Fantasma rappresentano gli alberi rianimati. Proprio come il druido gioca un ruolo al di fuori della battaglia, lo stesso fa Palpatine che ha il ruolo del burattinaio. La canzone ha quindi l’obiettivo non solo di dare uno sfondo epico al film, ma ne rivela il fulcro della storia.
Degli amici di John Williams, dell’Università di Harvard, hanno tradotto la versione Inglese di Cad Goddeu di nuovo in Celtico, poi in Greco ed infine in Sanscrito, che ha scelto per i suoi “bellissimi suoni” e che aggiunge ulteriori sfumature di misticismo al brano. Williams ha poi ridotto la strofa in frasi che consistevano in parole singole. Come suggerisce il poema “I bardi mediocri simulano, simulano un animale mostruoso, dalle cento teste, e un combattimento atroce alla radice della lingua. E un’altra battaglia si combatte nel retro della testa.” molte battaglie stanno avendo luogo in quel momento, non solo fisicamente ma anche metaforicamente. Come Palpatine manipola le persone che conosce per poter arrivare ai suoi fini, così fa il Druido sulla sua scacchiera nella quale gli alberi sono sue pedine. Il fatto che queste battaglie siano tutte orchestrate, anticipa come la storia andrà a finire.

Williams ha inizialmente composto il tema al piano. Il pezzo, come l’intera colonna sonora, è stata suonata dalla London Symphony Orchestra, cantata dal coro London Voices e registrata in live negli studi Abbey Road di EMI, a Londra, nel Febbraio 1999. Duel of the Fates è stato originariamente scritto per i titoli finali del film, per poi essere tagliato e inserito anche durante l’esecuzione della pellicola. Il brano ha anche un video musicale che è stato presentato a Total Request Live su MTV.
Uno dei più amati duelli con la spada laser nella storia di Star Wars, ha rivelato l’iconica spada laser a doppia lama di Darth Maul per la prima volta, e la coreografia combinata con la musica di John Williams ha stabilito il suo posto nella storia del cinema.
Dave Filoni, produttore della Lucasfilm, scrittore, regista e animatore, ha spiegato il perché questo momento del film è importante per tutta la saga e non solo per la sua estetica. Parlando in maniera appassionata, ha spiegato come la scena si va a collegare a “Il Ritorno dello Jedi”. Il duello dei destini si riferisce ad Anakin e a Qui-Gon e Darth Maul, che stanno combattendo per il fato del bambino. Se vince Qui-Gon, diventerà il padre che Anakin non ha mai avuto, portando il piccolo a non passare mai al lato oscuro. Darth Maul è inteso come l’incarnazione del male manipolata da Palpatine che vuole possedere Anakin per aumentare il suo potere.

Questo aggiunge un significato diverso al finale de “Il Ritorno dello Jedi”, nella quale Luke rifiuta di uccidere suo padre, Anakin, nonostante insistenza dell’Imperatore. Lanciando la spada per terra e rifiutando le offerte di Palpatine, Luke dichiara implicitamente che amerà sempre più suo padre nonostante tutto. È proprio in quel momento che Anakin decide di essere il padre che non ha mai avuto, sacrificando il suo potere per salvare Luke, proprio come aveva fatto Qui-Gon.
fonti: musicweb-international.com (pagina archiviata) | Disney Gallery: The Mandalorian