Come da tradizione, ogni volta che esce un nuovo film di Star Wars, viene pubblicata anche la sua novelizzazione e successivamente anche la trasposizione fumettistica, cosa che non dà tregua ai collezionatori seriali dei prodotti editoriali di Star Wars. Come ogni prodotto cartaceo fino al 2014, questi non rappresentano ciò che è canonico, infatti solo il film lo è in quanto queste trasposizioni, per esigenze di narrazione, riportano molte differenze con quello che vediamo sullo schermo. I romanzi della Trilogia Prequel di Star Wars ne sono pieni e qui di seguito elenchiamo le differenze più palesi ed importanti.

Episodio I – La Minaccia Fantasma (1999)
Il romanzo è stato scritto da Terry Brooks e pubblicato nell’Aprile del 1999, ovvero un mese prima dell’esordio del film al cinema. Nel romanzo ci sono tantissime differenze con la versione cinematografica. Queste aggiunte sono state inserite su permesso di George Lucas che ha anticipato all’autore la lavorazione degli Episodi 2 e 3 proprio per rendere più coerenti alcune cose con il resto della saga. Inoltre il romanzo dedica interi capitoli ad eventi che nel film sono assenti.
Il romanzo si apre con una corsa di sgusci, su Tatooine, nel quale il piccolo Anakin corre con lo sguscio di Watto, ma a causa di alcuni problemi di calcoli, lo sguscio non finirà mai la sua corsa, ed il bambino lo distruggerà in un incidente quasi mortale. Questo evento viene menzionato nel film per la prima volta quando Qui-Gon proporrà Anakin come suo pilota alla corsa successiva, la Boonta Eve Classic, a Watto. Dopo la corsa all’inizio del romanzo, viene anche raccontato l’incontro, nel deserto, tra il piccolo Anakin ed un predone Tusken ferito.
Un dialogo assente nel film è quello tra Anakin e Padmé durante il loro primo incontro. Mentre Jar Jar gira incuriosito per il negozio di Watto, Anakin e Padmé incrociano lo sguardo fin quando il bambino non dice alla ragazza che un giorno la sposerà.

Già da piccolo, Anakin era molto sensibile ad attacchi di rabbia ed in un’occasione, nel romanzo ci capiterà di leggere di una rissa tra lui ed un bambino rodiano di nome Greedo (lo stesso che verrà ucciso da Han Solo in Episodio 4). La scena è stata registrata per il film, ma ma poi tagliata dalla versione definitiva.
Nel romanzo viene spiegata l’origine dei Sith, si menziona Darth Bane e di come ha creato la Regola dei Due. Solo sette anni più tardi, lo scrittore Drew Karpyshyn pubblicherà per la Del Rey Darth Bane: Il sentiero della Distruzione, primo romanzo di una trilogia che narra la vita di Darth Bane.
Il duello tra Qui-Gon Jinn e Darth Maul su Tatooine finisce in un modo completamente diverso. Nel film vediamo Qui-Gon sfuggire dal Sith saltando sulla rampa della nave reale e volare via, lasciando Darth Maul a terra ad osservare la nave che si allontana. Nel romanzo invece, il Sith tenterà con successo di salire a bordo per inseguire il maestro Jedi: i due hanno una sorta di stallo sulla rampa mentre la nave è già alta una ventina di metri. Qui-Gon quindi carica una spinta di forza che viene prontamente bloccata da Darth Maul, ma lo sforzo gli fa perdere l’equilibrio e precipiterà nel deserto. Quindi si alza in piedi ed osserva la nave allontanarsi verso il cielo.
Nel romanzo assistiamo ad un monologo di Darth Sidious nel quale rivela al lettore i suoi piani, prevedendo la morte di Darth Maul e di come si muoverà successivamente. Questa parte è assente nel film.
La famosa frase di Yoda “La paura è la via per il lato oscuro. La paura conduce all’ira, l’ira all’odio, l’odio conduce alla sofferenza” nel romanzo viene semplificata in “Al lato oscuro, la paura porta. All’ira e all’odio. Alla sofferenza”
Il fumetto invece è molto più fedele al film, rispetto al romanzo. Le uniche differenze più evidenti sono in alcuni dialoghi, che sono assenti nella versione cinematografica.
Episodio II – L’attacco dei Cloni (2002)
Il romanzo del secondo episodio della Trilogia Prequel di Star Wars è stato scritto da R. A. Salvatore, edito dalla Del Rey ed è stato pubblicato ad Aprile 2002, un mese prima dell’esordio cinematografico.
Il romanzo si apre con un prologo, nel quale leggiamo di Padmé che passa del tempo con sua sorella, Sola, ed i suoi due figli. Questa scena è assente nel film. Inoltre per tutto il romanzo, assisteremo ad alcuni monologhi mentali della Senatrice che ragiona sui suoi sentimenti nei confronti di Anakin.
In questo romanzo, Anakin ricorda l’incontro con il Tusken ferito nel deserto, raccontato nel romanzo dell’episodio precedente e mai menzionato nei film. Inoltre la relazione tra il ragazzo e Padmé è largamente esplorata, molto più di quanto si vede nel film.
La scena di Anakin e Padmé nel prato su Naboo è spiegata in due modi diversi. Nel film vediamo Anakin fare uno scherzo a Padmé e poi i due rotolarsi nel prato. Nel romanzo invece, dopo lo scherzo, Padmé dà alcuni pugni ad Anakin. Lui risponde dando altri pugni a lei, finendo per fare un’amichevole rissa nel quale il ragazzo, che ha molta più forza della senatrice, avrà la meglio.
Nel romanzo Padmé presenta Anakin alla sua famiglia, quindi veniamo a conoscenza della Famiglia Naberrie ed approfondiamo il rapporto tra Padmé, i suoi genitori ed i suoi fratelli e sorelle. La scena è stata registrata in una versione più breve, ma alla fine è stata tagliata dal film.
La famiglia Lars, nel romanzo, viene introdotta in maniera molto più approfondita, e spiega nel dettaglio il giorno in cui Shmi Skywalker venne rapita dai predoni Tusken e di come Cliegg ed gli altri contadini siano andati alla sua ricerca. In quell’occasione Cliegg perde la gamba. Nel film tutta questa questione viene spiegata da Cliegg in maniera più superficiale rispetto al romanzo.

La relazione tra Jango Fett ed il suo clone Boba viene approfondita nel dettaglio leggendo il romanzo.
Nel film assistiamo all’uccisione di tutti gli animali nell’arena su Geonosis. Nel romanzo invece, il Nexu riesce a sopravvivere all’incontro con Padmé e la insegue anche quando starà al galoppo del Reek assieme ad Anakin. Finirà poi per attaccare l’Acklay, che morirà per mano di Obi-Wan, come vediamo nel film. Nonostante venga specificato che tutti gli animali poi perirono durante la battaglia, solo la morte dell’Acklay viene descritta nel dettaglio.
Nel duello tra Anakin ed il Conte Dooku, Anakin utilizza brevemente due spade laser, una verde ed una blu. Nel film il Conte Dooku poi distruggerà la spada verde ed Anakin continuerà il duello con la spada blu. Nel romanzo invece succede il contrario: il Conte distrugge la spada blu ed Anakin continua il duello con la spada verde.
Episodio III – La Vendetta dei Sith (2005)
Il romanzo del terzo episodio della Trilogia Prequel è stato scritto da Matthew Stover, pubblicato dalla Del Rey e come per i romanzi precedenti è uscito nell’Aprile 2005, cioè un mese prima del suo esordio cinematografico. In questo romanzo ci sono tantissime differenze con il film, ci sono tantissime menzioni all’universo espanso e soprattutto molte dinamiche di alcune scene sono completamente diverse, vediamo insieme le differenze più grandi:
La sequenza della battaglia spaziale è molto più lunga di come l’abbiamo vista nel film. Anakin si diverte a fare tantissime manovre diverse che vengono spiegate nel dettaglio ed il caccia Jedi di Obi-Wan viene danneggiato dai droidi insetto così tanto che perde qualunque tipo di manovrabilità. Inoltre il suo droide di bordo, R4-P17 nel film ha una programmazione femminile, mentre nel libro è maschile.
Prima del duello tra Anakin, Obi-Wan e Dooku, il Conte ha un dialogo con Palpatine nel quale gli viene svelato che il suo maestro vuole confrontare il suo apprendista con Skywalker, in modo da vedere chi sarà il nuovo candidato all’apprendistato Sith. Inoltre voleva che Obi-Wan morisse nello scontro così subito dopo si sarebbero consegnati ad Anakin. Così facendo, avrebbe creato la giusta situazione per poter influenzare il giovane Jedi. Per la prima volta in assoluto al lettore viene fatto capire che Palpatine e Darth Sidious sono la stessa persona. Nella conversazione si menziona Lorian Nod, un personaggio che poi comparirà nel romanzo Legacy of the Jedi. Un’altro personaggio dell’Universo Espanso che viene menzionato più volte è Asajj Ventress, che farà il suo esordio canonico anni dopo, nella serie animata The Clone Wars.
Il Conte Dooku intanto fantastica sull’uccidere Palpatine e creare un proprio ordine Sith, con Obi-Wan come suo apprendista. Il suo potere è grande quanto quello dei due Jedi assieme, ma spende tutte le sue forze per cercare di battere Obi-Wan, prima di essere poi ucciso da Anakin. Nel momento in cui viene disarmato, Palpatine incita Anakin di ucciderlo, facendogli realizzare di esser stato usato come esca e, al contrario del film, non resta in silenzio ma supplica Anakin di non ucciderlo. Nel momento prima di essere decapitato, il suo ultimo pensiero è stato “Il tradimento è la via dei Sith”.

Durante la fuga, mentre Anakin porta sulle spalle Obi-Wan, la spada laser del suo maestro precipita nel turboascensore. Grievous quindi manda le sue guardie a recuperarla.
Il Generale Grievous è presentato diversamente. Al contrario della sua controparte cinematografica non tossisce, non ride ed è presentato come una creatura imbattibile. Considera Anakin e Obi-Wan due Jedi molto pericolosi e sviluppa una paura nei loro confronti. Durante il suo duello contro Obi-Wan su Utapau, si ritrova completamente sopraffatto da Kenobi, che riesce a danneggiarlo con il semplice uso della Forza, cosa che nel film non succede in quanto Obi-Wan si fa male nel tentativo di calciarlo. Inoltre cova un odio incredibile nei confronti dei neimodiani e racconta più volte di non farsi problemi ad ucciderli rimuovendo il loro cervello. Infatti, sulla sua nave ammiraglia ne uccide alcuni solo perché li trova noiosi o perché falliscono nei loro compiti. Gli unici neimodiani intoccabili sono Ruune Haako e Nute Gunray, perché protetti da Sidious. Non si fa problemi ad uccidere i suoi sottoposti e a distruggere i suoi droidi nei momenti di ira.
Nel romanzo la relazione tra Anakin e Padmé è largamente esplorata e rende evidenti tutti quei dettagli che hanno portato poi al loro crollo relazionale. La scena in cui Padmé informa Anakin che è incinta è molto più lunga e successivamente vediamo i due fantasticare sul sesso del bambino. Anakin è convinto che sia una femmina in base ai calci che dà nella pancia, Padmé crede che sia un maschio, affidandosi al suo intuito materno. In questa sequenza possiamo vedere l’amore che ha Anakin nei confronti di suo figlio, ed il suo fare così protettivo che sarebbe disposto a passare al lato oscuro pur di proteggerlo. Nel romanzo è anche inserita una sottotrama, nel quale Anakin inizia a sospettare una relazione tra Obi-Wan e Padmé, Palpatine utilizzerà questa sua paura per alimentare il suo odio ed accompagnarlo nel percorso verso il lato oscuro. Questi sospetti erano stati inseriti nella sceneggiatura del film, ma poi non sono mai stati sviluppati.
Il personaggio di C-3PO viene sviluppato in modo che risulti pettegolo, per questo motivo Bail Organa decide di fargli cancellare la memoria: potrebbe raccontare a qualcuno che Padmé ha partorito due gemelli e riferire la loro posizione.
Un’altra sottotrama poco sviluppata nel film è quella che vede il Consiglio dei Jedi votare per rendere Anakin una loro spia, sfruttando la sua amicizia con Palpatine. In questa sequenza vediamo che Obi-Wan è contrario a questa missione perché conosce Anakin e sa che non nasconderebbe mai i suoi sentimenti. Questo potrebbe portare alla rottura dell’amicizia tra il Cancelliere ed il giovane Jedi, già in crisi esistenziale a causa della lentezza della sua carriera.

Nella versione cinematografica vediamo Obi-Wan arrivare su Utapau ed assistere di nascosto al consiglio dei separatisti. Nel romanzo invece questa sequenza è assente perché il consiglio si è tenuto il giorno prima ed i separatisti erano già partiti per Mustafar. Inoltre la famosa frase “Salve a tutti!” è assente, e ritroviamo Kenobi subito a combattere contro le guardie di Grievous.
Nel film assistiamo alla battaglia di Kashyyykk, battaglia che nel romanzo non compare. Quindi Chewbacca e Tarrful non vengono nemmeno menzionati. Viene soltanto accennato al fatto che Yoda è su Kashyyykk per attirare Darth Sidious.
La famosa scena dell’arresto di Palpatine da parte dei Jedi è completamente diversa da come la vediamo nel film. Dopo che Anakin rivela a Mace Windu la vera identità di Palpatine, Windu contatta Yoda per informarlo e per avere il suo permesso per arrestarlo. Il romanzo ci racconta che Palpatine aveva percepito l’arrivo dei Jedi, quindi aveva avuto il tempo di preparare la sua spada laser e registrare un messaggio audio. Quando i Jedi arrivano nel suo ufficio, Sidious si butta subito nel combattimento ed uccide quasi nello stesso momento i maestri Saeese Tin e Agen Kolar: il primo viene decapitato ed il secondo si ritrova la testa impalata nella spada del Sith. Nel film il primo a morire infilzato è Agen Kolar, seguito poi da Saeese Tin con un colpo sul fianco. Mace Windu e Kit Fisto sopravvivono all’attacco e continuano il loro combattimento contro il signore dei Sith.
Anakin nel frattempo è in attesa nella sala del consiglio ma, rendendosi conto di quello che ha fatto, decide di raggiunge l’ufficio del Cancelliere. Nei corridoi del Tempio incontra Shaak Ti che gli consiglia di non andare, ma lui la ignora, andando via.

Anakin assiste al combattimento dal suo speeder avvicinandosi alla finestra dell’ufficio, dall’esterno. Una volta dentro, trova i corpi morti dei maestri Jedi (anche Kit Fisto viene decapitato) ed assiste all’epico scontro tra Mace Windu e Darth Sidious. Quando il maestro Jedi riesce a sottomettere il Sith, percepisce attraverso la Forza che Palpatine non aveva paura di Anakin, ed in questo momento realizza che Anakin era stato la pedina di Palpatine per tutto il tempo. Subito dopo verrà tradito dal Jedi e blastato con i fulmini dal Sith.
La sequenza dell’Ordine 66 è molto più breve rispetto al film. Infatti ci sono solo alcune frasi che spiegano l’intento dell’Ordine e non ci viene detto quali Jedi muoiono. La scena tra Cody e Kenobi è molto simile al film, l’unica differenza è che Cody ordina a più camminatori di uccidere il Jedi. Kenobi successivamente incontrerà Yoda sulla Tantive IV che nel film invece ha il nome di Sundered Heart, retconnato successivamente in Tantive III.
L’uccisione dei membri del Consiglio separatista su Mustafar da parte di Anakin nel libro è diverso rispetto al film. Nel romanzo viene descritta la morte di molti più personaggi mentre alcuni non sono presenti nel film. Inoltre alcune linee di dialogo uguali tra le due trasposizioni sono assegnate a personaggi diversi. Viene anche specificato che Anakin prova piacere nell’uccidere a sangue freddo tutte quelle persone.
Il combattimento tra Yoda e Palpatine è più lungo ma simile al film. La cosa più interessante è che quando Yoda entra nell’ufficio di Palpatine, il sith escalama “Buon Giorno dell’Impero!“. Le uniche differenze sono che i due utilizzano molto più i poteri della Forza rispetto alle spade laser, lanciandosi contro le piattaforme del senato per quasi tutto il tempo.
Il duello tra Anakin e Obi-Wan nel romanzo è molto più corto rispetto al film. Il romanzo, più che al combattimento, si concentra sui sentimenti dei due Jedi. Viene anche spiegato lo scambio di spade laser che si vede nel film (a causa di una scena tagliata, per qualche secondo vediamo i due combattere con le spade laser scambiate). La perdita degli arti di Anakin è uguale a quella del film, l’unica differenza è che dice “Ti odio!” prima che Obi-Wan gli dica “Eri mio fratello, Anakin. Ti volevo bene”.
Il film ci dà un semplice assaggio di quelli che sono i sentimenti di Anakin una volta messa l’armatura, sentimenti focalizzati soprattutto nei riguardi della moglie. Nel libro invece assistiamo ad una sua riflessione, riguardo all’armatura e agli eventi recenti: i suoi sentimenti nei confronti di Obi-Wan e Padmé, la sua rabbia nei confronti del suo ex maestro che lo ha lasciato a morire ed ha cercato di mettere Padmé contro di lui. Rispetto al film il libro ci racconta i sentimenti di Anakin in modo molto più profondo come il suo pentimento, l’incredulità di quello che gli sta succedendo ma soprattutto la tristezza per aver perso non solo sua moglie, ma anche suo figlio.

La parte finale del romanzo è dedicata alla nascita dei gemelli. La scena è quasi identica al film tranne che per i pensieri di Yoda, che realizza cosa era sbagliato nella dottrina dei Jedi e la considerazione di Bail Organa di prendere con sé Leia nonostante sia scettico sulla decisione di nascondere i bambini.