Star Wars: Visions, la serie anime di Star Wars è appena approdata su Disney+, carica di novità ed emozioni, rivelandosi un prodotto unico all’interno del franchise, per questo vi proponiamo la nostra recensione, con i pro e contro di questa prima stagione!
In che cosa consiste?
Visions è una serie antologica di corti ambientati nella Galassia Lontana Lontana in chiave anime. Ogni episodio è prodotto da uno studio giapponese diverso e per questo motivo ambiamo stili di animazione differenti e non solo. Difatti, i 9 episodi che compongono Visions possiedono tutti una storia inedita e diversa dalle altre. Guardare Visions è quindi immergersi in più mondi narrativi scollegati tra loro, ognuno con i propri miti e le proprie regole. La serie non appartiene al canone di Star Wars, proprio per lasciare più spazio alla creatività degli autori.
Cosa mi è piaciuto:
L’incontro tra anime e Star Wars
La serie inizia con Il Duello, corto che ci estranea completamente da ciò che siamo abituati a vedere in Star Wars. Ci ritroviamo in un’ambientazione che ricorda il Giappone feudale e il protagonista è il classico samurai dell’immaginario comune. Il protagonista è accompagnato da un droide con un cappello di paglia, e in seguito noteremo altri aspetti noti come le spade laser e gli stormtrooper. Il tutto però non stona mai, non sembra forzato o esagerato, è tutto completamente bilanciato e in armonia.

Questo avviene in tutti gli altri corti in un modo più marcato o meno, e persino alcuni episodi paiono essere tipici prodotti di Star Wars come La Sposa del Villaggio, dove gli elementi rispettano maggiormente le leggi della Galassia Lontana.

Con il secondo episodio la sensazione di stranezza sparisce perché ci troviamo su Tatooine con personaggi a noi conosciuti e così via. L’ultimo corto si allontana un po’ di più da ciò che preferiamo e l’unione dei due generi viene sostituita da un abbraccio maggiore verso l’ambiente e tematiche orientali. Ci troviamo infatti in un episodio più cupo e riflessivo, con un finale non felice, che si stacca dai vivaci episodi precedenti e da Star Wars stesso.
La coerenza
I corti che vediamo in Visions sono coerenti con l’universo che ci presentano. Tutte le storie ci catapultano in un universo narrativo unico e con le sue leggi che, anche se durano meno di 20 minuti, appaiono convincenti. Gli episodi presi singolarmente potrebbero avere una serie animata propria, con altre avventure ambientate in quelle Galassie e il tutto risulterebbe organico e credibile. Persino Rapsodia su Tatooine e T0-B1, che sono i corti più semplici, hanno un potenziale narrativo per diventare indipendenti.

Sono molte le “assurdità” presenti in Star Wars Visions, ma ciononostante non spezzano la vicinanza a Star Wars poiché gli insegnamenti e le trame in generale richiamano sempre le caratteristiche principali della saga. In Il Nono Jedi le spade laser vengono forgiate da un fabbro, cambiano colore in base al Jedi e al loro modo di utilizzare la Forza, così come la lama cambia anche di dimensione. Questo potrebbe sembrare completamente assurdo, ma in verità, è uno degli episodi che si avvicina maggiormente alle tematiche che amiamo, potrebbe essere ambientato molti anni dopo Episodio IX, se un giorno diventasse canonico. In questo modo anche I Gemelli possiede moltissime citazioni alla trilogia classica e si ispira proprio ai gemelli Skywalker: Luke e Leia. Insomma, i produttori hanno giocato con le regole di Star Wars, talvolta elevandole a qualcosa di molto particolare, ma mai fuori contesto o sbilanciate.
I diversi stili
La potenza di questo prodotto sta anche nei diversi stili di animazioni. Ognuno di essi è estremamente ricco, dettagliato e soprattutto rimangono impressi come le storie narrate. Il Duello e I Gemelli sono i corti in cui hanno osato di più, il primo sembra un manga animato e l’unico colore presente, il rosso, contribuisce all’alone di mistero ma preavvisa scontri intensi, passione e violenza. Il secondo invece è molto più giocoso, i colori richiamano l’avventura, anche se il nero è piuttosto presente per ricordarci l’origine dei due fratelli.

Cosa non mi è piaciuto:
Trovare difetti in un prodotto del genere è veramente difficile, ma un paio di aspetti potevano essere gestiti meglio. In Il Duello, i movimenti dei personaggi sono un po’ macchinosi soprattutto all’inizio, e lo stile a volte rende confuse alcune sequenze. Invece, in alcuni corti sentiamo che la situazione iniziale delle storie viene riassunta velocemente, per rallentare quando arriviamo a metà episodio. In Lop & Ocho trovo però che la situazione presente sia il contrario di ciò che ho descritto prima, ovvero il finale risulta raccontato in maniere più veloce.

In conclusione
La nostra recensione sulla prima stagione di Star Wars: Visions non può essere che positiva. E’ un prodotto inaspettato, complesso, ricco di richiami ad altre opere che sa intrattenere e conquistarci in pochi minuti! Può essere visto anche da chi non apprezza gli anime visto che puntate come Il Nono Jedi, Il Vecchio, La Sposa del Villaggio sono molto vicini all’universo di Star Wars.
Star Wars: Visions è una serie di corti animati che celebra la galassia di Star Wars attraverso gli occhi dei migliori creatori di anime del mondo. Questa collezione antologica è composta da dieci fantastiche visioni di diversi studi di anime giapponesi, offrendo una nuova e diversa prospettiva culturale di Star Wars. Disponibile su Disney+.