Tra tutti i personaggi delle tre trilogie, trovo che il più interessante sia Kylo Ren/Ben Solo. Essendo anche il più criticato vorrei approfondire un po’ il profilo del nipote di Anakin Skywalker.
Ben Solo nato dall’amore tra Leia Organa e Han Solo, ha sentito da subito sulle spalle il peso del suo retaggio familiare. Il suo potenziale nella Forza sarà apparso subito lampante a sua madre Leia, anch’ella addestrata nelle vie dei Jedi, tanto da spingerla ad affidarla a suo fratello affinché lo istruisse. Tuttavia come sappiamo nulla è andato come i due gemelli Skywalker auspicavano.
Le cause della conversione
Cosa ha spinto Ben Solo a convertirsi al lato oscuro?
Scopriamo dal racconto che Luke fa a Rey ne Gli ultimi jedi che il maestro aveva intravisto una parte del futuro oscuro del ragazzo, l’allievo si è risvegliato proprio nel momento peggiore: vedendo lo zio brandire la spada laser e torreggiare minaccioso su di lui, si è difeso. La delusione e il dolore per il tradimento, dal suo punto di vista, del suo maestro nonché zio ha liberato tutto l’odio del giovane padawan. Quindi è stato Luke stesso a causare la conversione in Kylo Ren.
Lui proprio come Anakin, era cresciuto nell’ideale di voler diventare un grande Jedi, sentendosi però travolto dai propri demoni che devono aver generato un senso di irrequietezza che poco lo avrà fatto sentire degno di intraprendere la via della luce.

Ne Il Risveglio della Forza Ben ha desiderato affermarsi nel lato oscuro compiendo il gesto peggiore: uccidere suo padre. Una scena straordinaria di forte impatto scenografico ed emotivo. Lo stesso che lo ha spinto nel secondo episodio: Gli ultimi Jedi a voler affrontare il suo vecchio maestro Luke.
Con queste azioni egli sperava di annientare la sua parte illuminata e chiudere i ponti con il passato. Non poteva immaginare che in questo modo avrebbe dilaniato maggiormente la propria anima.
Le motivazioni
Ben a mio avviso ha desiderato far parte di qualcosa e trovare la propria strada. Chi è della generazione dei trentenni come me, può comprendere facilmente il suo stato d’animo. Poiché tutti un po’ fatichiamo a trovare il nostro vero io. Combattuti tra desideri e speranze, delusioni e obbiettivi mancati. Talvolta è facile perdersi, cercando di diventare a tutti i costi qualcuno soltanto per non deludere le aspettative altrui, ma soprattutto dimostrare qualcosa a se stessi.
Il figlio di Leia deve essersi sentito spesso sotto pressione. Indegno, inadeguato. Con dei genitori che ha stentato a sentire vicini, nonostante l’amore che hanno tentato di trasmettergli. Sicuramente sappiamo che tutti i suoi gesti iniziali lo hanno spinto di forza verso il Primo Ordine di cui è diventato un “succube” senziente, uno strumento per meglio dire.

E quando il Leader Supremo si è rivelato una guida scomoda e troppo severa per lui, ha fatto esattamente ciò che la sua rabbia lo ha sempre portato a fare: ha agito d’istinto. Lo ha abbattuto senza pietà in una sequenza cinematografica impressionante. Il duello che ne è seguito è uno dei migliori della saga, come un grande colpo di scena che personalmente mi ha strappato un verso di giubilo.
Il rapporto con Rey
Nella sua mente sconvolta, tutti sono dei nemici: i genitori, lo zio soprattutto, gli stessi ufficiali del Primo Ordine e infine Rey.
Nell’incontrare la nuova pupilla di suo padre, ne Il Risveglio della forza lui ha riconosciuto una nuova rivale in Rey. Ritenendo questa giovane scomoda per i suoi piani di conquista. Allo stesso tempo ne è stato folgorato, ossessionato, attratto anche come uomo, oltre che come guerriero. Ancora una volta ha sentito di dover dimostrare a tutti che era lui il più forte. Che questa nuova aspirante Jedi non sarebbe stata migliore di lui.
Nell’arco dei tre episodi, il rapporto dei due giovani ha subìto una bella evoluzione, almeno per quanto mi riguarda, ho trovato il loro legame verosimile anche se controverso. Uniti ma distanti. Diversi, ma simili.

Che fossero gemelli o antagonisti nella forza, destinati a un amore platonico o romantico, questo sembra che sia stato lasciato alla libera interpretazione dei fan, ma è stato senza dubbio molto intenso.
In conclusione
Per tornare al personaggio di Ben Solo/Kylo Ren assicuro che mi ha emozionata molto. Mi sono trovata spesso travolta dalle sue azioni, sempre forti e contrastanti. Si è rivelato il degno erede di Anakin Skywalker, in entrambi gli aspetti, sia nella luce che nella sua oscurità. Non mi sarei aspettata nulla di diverso dal personaggio. Persino il suo gesto finale, dove ha ceduto il passo a Rey, invece di seguire l’egoismo e l’ambizione che sembrava dominarlo è stato meraviglioso.
Certo mi è dispiaciuto vederlo perire, ma unirsi alla forza come gli altri membri della sua famiglia, ha chiuso un cerchio nella saga degli Skywalker e ho apprezzato moltissimo questo finale. Anche se la mia vena intimamente romantica lo avrebbe voluto al fianco di Rey affinché creassero un nuovo ordine Jedi insieme.
Questo è un articolo editoriale.
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