Il primo film al di fuori della saga di Star Wars, è ambientato poco prima di Episodio 4, uscito nel Maggio del 1977 e narra la storia del gruppo di ribelli che hanno rubato i piani della prima Morte Nera. In questa pellicola, Gareth Edwards, ha giocato molto sul fattore fan service e nostalgia ma senza essere troppo sgargiante, mettendo l’episodio 4 in una nuova luce e che metterà ancora più voglia ai fans di rivedere tutti gli episodi di Star Wars.
Qui gli Easter Eggs di Rogue One: A Star Wars Story:
LATTE BLU
Nel flashback all’inizio del film, sul pianeta Lah’mu, la famiglia Erso torna di corsa nel loro rifugio dopo essersi accorti dell’arrivo del famigerato Direttore Orson Krennic per portare la famiglia in una struttura imperiale, in modo che Galen (il padre di Jyn) possa lavorare sul progetto della super arma della Morte Nera. Vediamo i membri della famiglia correre per il rifugio per prendere lo stretto necessario durante la fuga quando Lyra, la madre di Jyn, si ferma nella cucina. La telecamera resta ferma per qualche secondo mettendo in primo piano il famoso Latte Blu, la stessa bevanda che beve la famiglia Lars mentre pranza a tavola in Episodio 4!

LA BAMBOLA DI STORMTROOPER
Mente i soldati della morte di Krennic cercano la piccola Jyn per tenerla come ostaggio, uno dei soldati raccoglie una bambola appartenente la bambina che raffigura, chiaramente, uno stormtrooper. La scena del soldato della morte con in mano la bambola dello stormtrooper è molto forte: infatti sta a significare che gli stormtrooper, famosi tra i fan di Star Wars per la loro mira “infallibile” e per la loro generale inutilità, non sono niente in confronto ai soldati della morte che, metaforicamente parlando, li tengono nel palmo delle loro mani, li guardano dall’alto e li vedono come dei semplici soldatini da gioco.

HAVW A6 JUGGERNAUT
Questo grandissimo carro usato per il trasporto truppe sul campo di battaglia, era usato dalla Repubblica durante la Guerra dei Cloni. E’ possibile vederlo in Episodio 3 durante la battaglia di Kashyyykk. Quando la Repubblica è caduta, l’Impero ha continuato ad usare questi trasporti, come vediamo sia nel romanzo “Compagnia Twilight” durante la battaglia di Hoth, sia in Rogue One, sul pianeta Wobani (anagramma di Obi-Wan) nella scena del salvataggio di Jyn prigioniera dell’Impero.

I CRISTALLI KYBER
Durante la sequenza di Jedha, ci viene spiegato che il pianeta, per i Jedi, è una sacra fonte di Cristalli Kyber, che vengono usati come fonte di alimentazione per le loro Spade Laser. All’inizio del film, Lyra regala a sua figlia Jyn, una collana con un piccolo cristallo Kyber. L’Impero invece, estrae i cristalli per usarli come principale fonte di alimentazione del Superlaser della Morte Nera

IL DR. CORNELIUS EVAZAN E PONDA BABA
Nella scena del mercato di Jedha City, mentre Jyn e Cassian si fanno strada tra la folla per cercare Saw Gerrera, si imbattono in due ceffi: sono il Dr. Evazan e Ponda Baba, gli stessi che avvicineranno Luke Skywalker nella Cantina di Mos Eisley in Episodio 4: sappiamo tutti com’è finita vero?

IL MERCATO DI JEDHA CITY
La sequenza del mercato di Jedha City è una bomba di riferimenti agli episodi della Trilogia Classica: oltre l’apparizione del duo criminale Evazan/Baba, che rincontreremo nella Cantina di Mos Eisley su Tatooine, possiamo notare un droide modello RA-7, lo stesso modello presente nel trasporto Jawa in Episodio 4.

Anche la forte presenza dell’Impero nel mercato ci permette di riconoscere alcuni richiami agli episodi originali: per un attimo possiamo veder passare un droide ricognitore imperiale, già visto all’inizio di Episodio 5, e un camminatore AT-ST, presente sia in Episodio 5 durante la battaglia di Hoth, sia in Episodio 6 durante la battaglia di Endor. Nessuno ha notato il ribelle di Saw indossare un casco da Scout Trooper?
I WHILLS
Nel mercato di Jedha City, veniamo a conoscenza di Chirrut Îmwe e Baze Malbus. I due un tempo erano una sorta di monaci conosciuti come “Guardiani dei Whills“. I Whills risalgono ad una primissima stesura della sceneggiatura di Episodio 4. George Lucas era dell’idea che le sue storie, “le Guerre Stellari” fossero raccontate all’interno di un libro sacro, contenente le cronache della storia della galassia. Infatti, la prima sceneggiatura di Episodio 4 era chiamata “Avventure di Luke Starkiller, prese dal diario dei Whills, Saga I: Le Guerre Stellari“

SAW GERRERA E IL COLONNELLO KURTZ
Saw Gerrera è il misterioso e potente capo militare che combatte con il suo esercito di “rinnegati” contro le ostilità dell’Impero. Il suo personaggio fa la sua prima apparizione nella serie televisiva The Clone Wars. La sua personalità è molto simile al letale Colonnello Kurtz, interpretato da Marlon Brando, nel film di guerra Apocalypse Now, diretto da Francis Ford Coppola.

Dopo il successo di American Graffiti, George Lucas, il creatore di Star Wars, mise in progetto insieme a Francis Ford Coppola, la realizzazione di un documentario in bianco e nero a basso costo chiamato “Apocalypse Now”. Il progetto venne cancellato per mancanza di fondi, quindi si dedicò al suo nuovo progetto, la realizzazione del film del racconto da lui scritto anni prima: Star Wars
“E’ UNA TRAPPOLA!”
Appena Saw Gerrera approccia Jyn, lui le urla “E’ una trappola!“. La frase è un chiaro riferimento all’Ammiraglio Ackbar, che dice l’iconica frase in Episodio 6 durante la battaglia di Endor.
L’OLOGRAMMA DI UNA DANZATRICE TWI’LEK
Quando Jyn e company entrano nel rifugio di Saw Gerrera, l’atmosfera ricorda molto la corte di Jabba in Episodio 6. C’è anche un ologramma di una danzatrice twi’lek osservato da alcuni suoi seguaci
DEJARIK
Il Dejarik è il gioco, simile al nostro scacchi, che abbiamo visto sia in Episodio 4 quando R2-D2 gioca contro Chewbacca sul Millennium Falcon (La scena “Fai vincere il Wookiee“) sia in Il Risveglio della Forza quando Finn accende accidentalmente il tavolo da gioco della stessa nave. In Rogue One, alcuni dei ribelli di Saw Gerrera giocano ad una versione meno tecnologica del gioco, con delle statuette al posto degli ologrammi.
LA FAMIGLIA FORTUNA SI ALLARGA
Il Twi’lek che vediamo seduto al tavolo nel rifugio di Saw Gerrera è il cugino di Bib Fortuna, consigliere di Jabba the Hutt visto in Episodio 6.
GODZILLA
Gareth Edwards, aveva già confermato che nel film ci sarebbero stati degli Easter Eggs in forma di affreschi riguardanti il suo precedente film Godzilla. Infatti, nel rifugio di Saw Gerrera, possiamo notare dei M.U.T.O. (Mostri presenti nel film Godzilla) raffigurati su un muro. Edwards stesso ha detto che erano stati messi li per gioco, ma poi ha preferito lasciarli durante le riprese.
ALIEN
Edwards ha ammesso di essere un grande fan dei film di Ridley Scott e possiamo notarlo nella sequenza del pianeta Eadu, dove risiede il laboratorio di ricerca dell’Impero. Il design del pianeta e la sua atmosfera bluastra è uguale al pianeta Acheron (LV-426), il pianeta natale degli Xenomorfi visto per la prima volta nel film Alien.
L’ATTIVAZIONE DEL SUPERLASER
In Episodio 4, quando il Governatore Wilhuff Tarkin ordina di testare a piena potenza la Morte Nera su Alderaan, la telecamera si sposta sull’Ufficiale con il casco lungo che da l’ordine di far fuoco, quindi altri ufficiali premono dei precisi tasti e tiravano delle leve per far attivare il superlaser. La stessa sequenza con le stesse inquadraturesi ripete in Rogue One sia quando il Direttore Orson Krennic ordina di far fuoco su Jedha City, sia quando Tarkin ordina di distruggere la cittadella su Scarif.

IL CASTELLO DI DARTH VADER SU MUSTAFAR
Uno degli elementi che dovevano apparire in Episodio 5, poi eliminati, era il rifugio di Darth Vader, conosciuto come “Bast Castle“. Ralph McQuarrie aveva disegnato il concept di questo castello per l’Episodio 5 che poi è stato usato in altre storie della serie televisiva Rebels. Una versione ancora più imponente del castello è stata inserita come una breve ambientazione in Rogue One. Il Direttore Krennic si reca appunto al Castello di Darth Vader sul pianeta Mustafar per informarlo del suo lavoro sulla Morte Nera. Canonicamente, il castello ha il nome di Dark Monolith.

LA VASCA DI BACTA
Quella grande struttura cilindrica riempita con del fluido azzurrino dove Vader è immerso prima di indossare la sua iconica armatura, è conosciuta dai fans di Star Wars come la “Vasca di Bacta“. La vasca di bacta è un cilindro riempito di una sostanza curativa dove si immergono le persone ferite molto gravemente in attesa della rigenerazione. La vasca di Bacta è presente anche in Episodio 5: Luke viene immerso dopo il suo incontro spiacevole con il Wampa.

R2-D2 E C-3PO
Quando la Rogue Uno si prepara al decollo per lasciare la base ribelle su Yavin IV, per pochissimi secondi vengono inquadrati C-3PO e R2-D2 di spalle. Questa apparizione di C-3PO, rende Anthony Daniels l’attore con più presenze nei film di Star Wars: con Rogue One ha segnato la sua ottava presenza.
Questa loro presenza ci fa pensare che subito dopo saliranno sulla Tantive IV e saranno presenti durante la battaglia di Scarif e che fuggiranno con la stessa nave per poi reincontrarli all’inizio di Episodio 4.
“QUEL JEDI…”
Dopo che il Consiglio decide di non attaccare Scarif per recuperare i piani della Morte Nera, Mon Mothma prende in disparte Bail Organa per chiedergli se il suo “amico jedi” potrebbe essere d’aiuto. Bail le dice che questo suo amico l’ha servito durante la Guerra dei Cloni e che è nascosto dal momneto della nascita dell’Impero. Ovviamente si riferiscono al grande Obi-Wan Kenobi! Subito dopo decide di ritornare su Alderaan (chiunque avrà pensato: “No! non andare!”) per avvisare la sua gente che la guerra è alle porte e che manderà un mssaggero a recuperare il suo amico, e alla richiesta di mandare una persona fidata, lui risponde che “si fida di lei con tutta la sua vita“. In questo caso si riferisce alla sua figlia adottiva: la Principessa Leia.
LA BASE SULLA QUARTA LUNA DI YAVIN
Anche la sequenza ambientata nella base ribelle su Yavin 4 è un insieme di piccole citazioni e riferimenti ad altre opere di Star Wars.
La scena dell’ufficiale ribelle che segna le navi che atterrano nella base, è un fortissimo richiamo alla stessa scena che vediamo in Episodio 4

Rogue One è ambientato poco prima dell’inizio della Trilogia Originale, quindi era inevitabile vedere alcuni dei personaggi più importanti come Mon Mothma (Il leader dell’Alleanza Ribelle, vista prima in Episodio 6, poi in Episodio 3) il Generale Jan Dodonna (Presente in Episodio 4) e Bail Prestor Organa (Visto in Episodio 3). E’ presente anche il Capitano Raymus Antilles, capitano della Sundered Hearth, la corvetta di Bail Organa in Episodio 3, successivamente diventato capitano della Tantive IV della Principessa Organa, dove morirà strangolato da Darth Vader all’inizio di Episodio 4.
Ci sono anche dei richiami alla serie televisiva Star Wars Rebels, ambientata poco prima del film: Possiamo sentire un intercom chiamare a rapporto il Generale Syndulla (Hera Syndulla, una dei protagonisti della serie Rebels). Fa una piccola apparizione anche Chopper, il droide di Hera. Una nave dello stesso modello della “Spettro“, protagonista della serie Rebels fa delle brevi apparizioni svolazzando durante la battaglia di Scarif.

CAPO ROSSO E CAPO ORO
Con il grande aiuto della Computer Grafica, è stato possibile riportare in vita Peter Cushing nella parte di Tarkin e ringiovanire Carrie Fisher per la Principessa Leia. Però ci sono anche delle chiare riprese reali di Garven Dreis (Capo Rosso) e Jon “Duch” Vander (Capo Oro) durante la battaglia aerea di Scarif. Le riprese di questi due personaggi (Che vedremo morire durante l’attacco alla Morte Nera) non sono altro che delle sequenze di Episodio 4 rielaborate per Rogue One.
GLI SQUADRONI E LE TRUPPE RIBELLI
Rispetto all’Episodio 4, dove la presenza di piloti donna è assente, in Rogue One, questa lacuna è stata riparata con un numero ragionevole di piloti ribelli femminili.
La squadriglia Blu è molto famosa tra i fans dei dietro le quinte di Episodio 4. Infatti, nella sceneggiatura originale, la Squadriglia Blu era il gruppo di caccia che avrebbe accolto Luke Skywalker durante la sua prima battaglia contro l’Impero. Lucas cambiò il colore della squadriglia in Rosso. (Questo cambio di nome è assente nella novelizzazione originale, in quanto il libro venne pubblicato prima del lancio del film al cinema)
Vi siete mai chiesti perché a Luke in Episodio 4 viene assegnato il nome in codice “Rosso Cinque”? Possiamo vedere appunto il precedente Rosso Cinque morire durante la battaglia di Scarif.
Durante la battaglia aerea, vediamo un gran numero di navi ribelli che riempiono lo spazio attorno Scarif. Una novità inserita in Rogue One sono le “Hammerhead“delle micidiali navi che si schiantano sulle navi nemiche per spingerle una contro l’altra. Il design delle Hammerhead è ispirato alle navi di classe Hammerhead presenti nella saga videoludica di Star Wars Knights of the Old Republic. Sono anche visibili in alcune puntate della serie televisiva Rebels.

I soldati ribelli usano un elmetto molto simile a quello usato dalle loro controparti in Episodio 6.
L’Ammiraglio Raddus, ha lo stesso grado e le stesse funzioni, nonché anche la stessa voce ed appartiene alla stessa razza, Mon Calamari, dell’Ammiraglio Ackbar in Episodio 6.
I BT-15
In Rogue One, due stormtrooper chiacchierano sul fatto che i droidi perimetrali BT-15 sono ormai obsoleti. Questo è un chiaro riferimento ai due stromtrooper che, in Episodio 4, parlano dei modelli BT-16, dicendo che erano diventati obsoleti. La stessa gag si ripete in Episodio 7, quando due stormtrooper parlano dell’inefficienza dei BT-17.
“HO UN BRUTTO PRESENTIMENTO”
Questa frase è ormai molto ricorrente negli episodi di Star Wars, infatti viene pronunciata almeno una volta da un personaggio in ogni episodio. In Rogue One, l’onore di pronunciarla è di K2-SO, appena riesce ad entrare nell’ascensore della Cittadella di Scarif con Cassian e Jyn. A metà frase fiene subito zittito da Cassian per non rischiare di essere scoperti.
I DROIDI TOPO
Per i corridoi della Cittadella su Scarif, è possibile notare i famosi “Droidi Topo” (In inglese: Mouse Droid) modello RA-7, gli stessi che girano per i corridoi delle navi imperiali nella Trilogia Classica

THX-1138
Una volta dentro la Cittadella di Scarif, Cassian deve estrarre i piani della Morte Nera da una colonna con un estrattore che si comanda manualmente. La stessa situazione richiama una scena del film THX-1138, il film che ha segnato il debutto alla regia di George Lucas.

DARKSABER
Quando Jyn e Cassian cercano i piani della Morte Nera negli archivi su Scarif, il nome in codice di uno dei file segreti è “Dark sabre“. Questo potrebbe essere un riferimento alla Darksaber, la Spada Laser con la lama nera, presente nella serie televisiva The Clone Wars.
IL CAPITANO RAYMUS ANTILLES
Il Capitano Antilles (Quello che verrà strangolato da Vader all’inizio di Una Nuova Speranza) fa una piccola apparizione, portando i piani della Morte Nera direttamente alla Principessa Leia.
I PIANI SBAGLIATI DELLA MORTE NERA
Quando Jyn riesce a recuperare i piani e a strasmetterli alla nave ammiraglia della Ribellione, finalmente vengono visualizzati sullo schermo. I piani sono gli stessi che vengono mostrati durante il briefing in Episodio 4, con il superlaser della Morte Nera sull’equatore della stazione spaziale proprio come era stato concepito in origine. Questo errore non è mai stato corretto nel film originale.

“POTETE SPARARE APPENA PRONTI”
Quando Tarkin da l’ordine di distruggere la Cittadella su Scarif, dice la seguente frase: “Potete sparare appena pronti“. La stessa frase, con lo stesso tono di voce, la dice in Episodio 4, quando ordina la distruzione di Alderaan.
LA SPIEGAZIONE DELLA PRESENZA DELLA FAMIGERATA BOCCA DI SCARICO
Tutti i fans di Episodio 4 hanno criticato la presenza di una bocca di scarico che conduce direttamente al nucleo del reattore e che basti un semplice siluro protonico per far esplodere la Morte Nera, era considerato una cosa senza senso uscita dalla mano degli sceneggiatori. Rogue One ci da una spiegazione valida che finalmente non lascerà nessuno con dubbi e domande: La bocca di scarico, della grandezza di due metri, è stata inserita nel progetto della Morte Nera proprio da Galen Erso, padre di Jyn, per permettere all’alleanza ribelle di distruggere la stazione spaziale molto più facilmente.
TRAVESTIMENTI
Nella trilogia Prequel, vediamo Padmé travestirsi da ancella o da semplice pilota per la sua sicurezza. Nella trilogia Originale Han Solo e Luke Skywalker, per passare inosservati all’interno della Morte Nera si travestono da Stormtrooper. In Rogue One, Cassian e Jyn si travestono da Comandante e Artigliere Imperiali per infiltrarsi nella base di Scarif.
CAMEO
In questo film ci sono molti Cameo di personalità già note ai fans della saga di Star Wars:
Weeteef Cyubee, il piccolo soldato ribelle di Saw Gerrera è interpretato da Warwick Davis, ormai famoso per i suoi cameo nei film di Star Wars. Il suo primo ruolo risale all’Episodio 6, quando a 11 anni ha interpretato Wicket W. Warrick, l’ewok che ha aiutato i ribelli a raggiungere la base dello scudo sulla Luna di Endor. L’attore ha anche precisato che questo è il primo personaggio che imbraccia un fucile blaster.

Rian Johnson (Regista di Episodio 8) e Ram Bergman (Produttore) hanno scelto una parte che non poteva essere tagliata dal film: sono i due ufficiali all’interno del superlaser della Morte Nera.

Lo stesso regista di Rogue One, Gareth Edwards, ha un brevissimo ma importante cameo: interpreta il soldato ribelle che sgancia la Tantive IV e permette alla Principessa Leia di fuggire con i piani della Morte Nera.
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