Star Wars Visions, una serie antologica animata creata dai migliori studi anime giapponesi, arriverà su Disney+ il prossimo Settembre. Ogni storia promette di mostrarci una panoramica unica della galassia lontana lontana con interpretazioni e rielaborazioni della mitologia di Star Wars. Il primo episodio si intitola “Il Duello”, sarà diretto da Takanobu Mizuno e si concentrerà sui Jedi e i Sith in una storia intrecciata con la tradizione giapponese. Questo episodio è diventato di ispirazione per un nuovo romanzo di Star Wars, completamente diverso dagli altri che conosciamo, nella quale espanderà quello che vedremo in Visions, ovvero Ronin.
Star Wars Ronin: A Visions Novel è scritto da Emma Mieko Candon ed uscirà il prossimo 12 Ottobre in lingua originale. Espanderà il mondo che avremo visto nell’episodio “Il Duello” raccontando la storia di un ex Sith, conosciuto solo con il nome Ronin, analogo ai samurai erranti dell’antico Giappone, che viaggia per la galassia.
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Ronin è il primo romanzo di Star Wars di Emma Mieko Candon e poter scrivere un’opera di questo genere è stata un’opportunità unica, perfino per gli standard di Star Wars. La storia all’interno di Ronin è principalmente ispirata dal jidaigeki – un genere fumettistico e cinematografico ambientato in un’era storica del Giappone – ma anche da tutto il folklore, i mostri ed i traumi della guerra.
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“Il Duello” sarà molto simile ai drammi storici alla Akira Kurosawa. Le opere jidaigeki hanno sempre i samurai come protagonisti perché sono sospettosi dei samurai come classe, ed il nostro Ronin precipita proprio in questo luogo comune. Un uomo che ha rigettato (o è stato rigettato?) il suo ruolo sociale ma continua ad aggrapparsi ad esso. Perché continua ad impugnare una spada racconta-storie con la lama rossa?
Sinossi
I Jedi sono i servi più leali dell’Impero.
Due decadi or sono, i clan Jedi si misero al servizio di signori in lotta tra loro. Stanchi di questo ciclo infinito, alcuni Jedi si ribellarono, cercando di controllare il proprio destino e affermando che il loro potere non fosse al servizio di nessun maestro. Si fecero chiamare Sith.
La ribellione dei Sith fallì, soccombendo alle lotte interne e ai tradimenti, ed i signori un tempo rivali si riunirono in un Impero… ma anche un Impero in pace non è mai libero dalla violenza.
Lontano ai margini dell’Orlo Esterno, un ex Sith vaga accompagnato dal suo unico e fedele droide e dai fantasmi di un’era meno civilizzata. Trasporta una spada laser, ma afferma di non appartenere a nessun clan Jedi e di non dare la sua fedeltà a nessun signore. Poco è conosciuto di lui, perfino il suo nome, perché non parla mai del suo passato, nemmeno dei suoi rimpianti. La sua storia è protetta come la lama rossa della distruzione che porta nascosta al suo fianco.
Mentre il ciclo di violenze continua a diffondersi nella galassia interrompendo il suo esilio, è costretto a combattere un misterioso bandito che reclama il titolo di Sith, e diventa chiaro che non servirà a niente vagare per tenere lontani gli spettri del passato.
FONTE: starwars.com