Quanto costerebbe costruire una Morte Nera? Il viaggio intergalattico è possibile? Perché in Star Wars ci sono così tanti pianeti con atmosfere respirabili? Esistono i Midi-Chlorian? Queste sono alcune delle tantissime domande cui Mark Brake e Jon Chase cercano di dare una risposta nel libro La scienza di Star Wars: Cosa c’è dietro la Forza, l’iperspazio, i salti a velocità luce e le spade laser?.
La Scienza di Star Wars è un libro che potrebbe sembrare noioso solo per chi giudica il contenuto dalla copertina. Al suo interno ci sono molte curiosità scientifiche, spiegate in una maniera così elementare, che non bisogna essere degli scienziati per capirle: basta essere appassionati di Star Wars e di tutto il materiale crossmediale di cui il franchise è composto. Il libro, pubblicato per la prima volta nel 2016, è stato portato in Italia e tradotto dalla casa editrice Apogeo.
Titolo: La scienza di Star Wars: Cosa c’è dietro la Forza, l’iperspazio, i salti a velocità luce e le spade laser?
Anno: 2023
Autore: Mark Brake e Jon Chase
Formato: Copertina flessibile
Pagine: 287
Lingua: Italiana
Editore: Apogeo
Prezzo di copertina: 22,00€
Il fandom di Star Wars è molto vario e conosciamo tutti l’eterna lotta tra chi crede che sia meglio una trilogia rispetto a un’altra. Oggetto di lunghe e accese discussioni è anche la classificazione del genere cui appartiene Star Wars. C’è chi lo colloca nel categoria “Space Opera” – lo stesso creatore della saga, George Lucas, ha dichiarato che Star Wars è una space opera” -, chi lo inserisce nel genere fantasy – il sottoscritto sposa questa tesi, in quanto Star Wars, all’inizio, aveva tutti gli elementi del genere: un contadino e una canaglia, con il suo compagno d’avventure, che si uniscono a uno stregone per salvare la principessa dalle grinfie del cattivo di turno – e chi inscrive Star Wars nella fantascienza piena.
Leggendo questo libro, possiamo quasi convincerci che la scienza c’entri molto con Star Wars, o, per lo meno, che abbia influenzato molti concetti attorno ai quali girano i diversi temi trattati dalla saga; ricordiamoci che stiamo assistendo a eventi ambientati in un’altra galassia, popolata non solo da umani (a loro volta, classificati in razze provenienti da altri pianeti), ma anche da altri alieni, esseri senzienti, animali, pianeti con atmosfere respirabili, città che ricoprono interi pianeti e navi che possono viaggiare alla velocità della luce. Gli scrittori di La scienza di Star Wars sono esperti in scienza e professori universitari, quindi sanno quello che scrivono. Gli autori prendono tutto ciò che è scientifico in Star Wars e la valutano interrogando la scienza: quanto una crisi possa colpire l’impero dopo la distruzione delle due Morti Nere, quanti peli potrebbe avere un Wookiee o la possibilità di drenare l’energia di una stella come fa la Base Starkiller, ad esempio.
Le risposte che danno Brake e Chase non sono scontate: esse spaziano tra diverse branche della scienza, quali la chimica, la fisica, la biologia, la teoria dell’evoluzione, mantenendo sempre un tono informale, scherzoso e senza dimenticare che Star Wars è, prima di tutto, divertimento, intrattenimento e passione.
In conclusione
La scienza di Star Wars di Mark Brake e Jon Chase è una lettura molto piacevole e interessante. Il libro è accessibile a chiunque abbia voglia di capire se sia possibile costruire una spada laser, prendendo in considerazione criteri reali. La scienza dietro Star Wars viene spiegata in maniera comprensibile e con un tono amichevole. Gli autori esplorano tutte le possibilità di realizzazione di ogni cosa, ma ci spiegano anche perché si tratta di cose impossibili da creare sul nostro pianeta (o nella nostra galassia). La scienza di Star Wars è un saggio sui generis, in cui ogni aspetto viene affrontato in maniera semplice e mai scontata. Raccomando questo libro a chiunque voglia esplorare la galassia lontana lontana da una prospettiva diversa dalla solita visione fantastica a cui il genere ci ha abituati.