I film western sono stati d’ispirazione per tantissimi anni, durante la storia del cinema. Orson Welles dichiarò di aver guardato decine di volte Ombre Rosse (1939) di John Ford, mentre produceva Quarto Potere (1941). Akira Kurosawa ha adorato il lavoro di John Ford così tanto da aver applicato le regole narrative dei film western nei suoi film sui samurai ed alcuni esempi possiamo vederli in Sette Samurai (1954) La Sfida dei Samurai (1961) e Sanjuro (1962).
Uno dei suoi film in particolare, La Sfida dei Samurai, ha ispirato uno dei più grandi registi di film western, Sergio Leone. Leone ha trasformato La Sfida dei Samurai, film sui samurai ispirato dai film western, in un film spaghetti-western chiamato Per un Pugno di Dollari, un vero e proprio remake con le stesse inquadrature e le stesse linee di dialogo.
Per un Pugno di Dollari è molto importante per l’universo di Star Wars per molte ragioni. Jeremy Bulloch ha rivelato che la sua interpretazione di Boba Fett è basata sulla figura dell’Uomo senza Nome, interpretato da Clint Eastwood. I movimenti minimi e la sua apparenza minacciosa possono essere notati in ogni momento in cui vediamo il cacciatore di taglie comparire sulla scena.


Anche Jango Fett cerca di dare spettacolo roteando le pistole prima di inserirle nella fondina – nella scena in cui spara a Coleman Tebor in l’Attacco dei Cloni – proprio come fa Clint Eastwood nella trilogia del Dollaro di Sergio leone.
Le similitudini con i film di Leone possono essere colte anche nella scelta dei costumi. Clint Eastwood ha passato la maggior parte del tempo indossando un poncho che ricorda lo stesso indossato da Boba Fett in l’Attacco dei Cloni, ma anche quello che Luke Skywalker indossa in Una Nuova Speranza o Qui-Gon Jinn in La Minaccia Fantasma.
L’intera trilogia di film di Sergio Leone – Per un Pugno di Dollari, Per qualche Dollaro in più ed Il Buono, il Brutto, il Cattivo – è ambientata nelle vaste e desolate lande del deserto. Il calore emesso dal deserto si può notare anche nelle inquadrature su Tatooine, come anche l’architettura delle sue strutture ricorda quella delle città nel deserto che vediamo nei film western, come la fattoria dei Lars e Mos Eisley. Questi film sono pieni di feccia e malvagità, la stessa che infesta il pianeta Tatooine. Ci sono le famiglie di contadini come i Lars, i banditi del deserto come i predoni Tusken ed i cacciatori di taglie come Clint Eastwood e Lee Van Cleef. Arrivati a questo punto, parliamo del personaggio che interpreta Lee Van Cleef, ovvero Sentenza.
Il terzo film di Sergio Leone, Il Buono, il Brutto, il Cattivo, affronta il tema dei cacciatori di taglie sempre alla ricerca di soldi, uccidendo persone pur di raggiungere il loro scopo. Questo tema sembra essere la base del mondo dei cacciatori di taglie in Star Wars. Non stiamo parlando solo dei cacciatori di taglie che vanno a caccia di Han Solo in l’Impero Colpisce Ancora, ma di tutti i cacciatori di taglie, anche quelli che fanno da protagonisti negli episodi di The Clone Wars. Infatti, secondo Pablo Hidalgo, George Lucas si è volutamente ispirato al cacciatore di taglie interpretato da Lee Van Cleef, Sentenza, per la creazione del cacciatore di taglie Cad Bane nella prima stagione di The Clone Wars e l’omaggio non può che essere molto evidente. Cad Bane, come Sentenza, non è una persona con cui poter scherzare ed è un tipo che ucciderebbe a sangue freddo senza pensarci due volte. Entrambi hanno il vizio di travestirsi da membro della fazione nemica – Sentenza come soldato dell’Unione, Cad Bane come soldato clone – ed indossano l’iconico cappello a tesa larga. Entrambi i personaggi parlano con un tono molto arrogante che deriva dalla loro intelligenza e dal fare letale. Se non fosse per il fatto che sia una persona di razza duros, Cad Bane potrebbe essere un personaggio ideale da inserire nel mondo western di Sergio Leone.


Un altro film ispirato palesemente ai film western è Solo: A Star Wars story le cui analogie con i film sui cowboy sono notevoli. L’intera ambientazione e le situazioni sono ispirate alla vita della frontiera americana. Molti personaggi ad esempio portano la loro pistola in una fondina di pelle legata alla coscia, uno dei temi affrontati nel film è il gioco d’azzardo ed il gioco del Sabacc è liberamente ispirato ai giochi di carte che vediamo nei film western, come il Poker o il Black Jack. Han è il classico ragazzo che decide di lasciare l’esercito per darsi alla criminalità e si unisce ad una banda di fuorilegge che organizzano l’assalto ad un treno e, per la prima volta in Star Wars, assistiamo ad uno vero e proprio stallo alla messicana. Il sindacato Pyke potrebbe rappresentare una di quelle organizzazioni che utilizzano gli schiavi nativi o importati per i loro scopi loschi e la storia romantica tra Han e Qi’Ra è palesemente ispirata a quella dei western, dove il protagonista femminile è bloccato in una relazione con il cattivo di turno ed aspetta che il suo eroe possa liberarla.

La trilogia dei film di Sergio Leone ha ispirato completamente la più recente serie di Star Wars, The Mandalorian, in cui vediamo il cacciatore di taglie Din Djarin ispirato palesemente all’Uomo senza Nome interpretato da Eastwood: un cacciatore di taglie solitario, errante tra le stelle e dal passato oscuro, tormentato ma fedele al codice, votato all’autoconservazione e protettore dei più deboli ed indifesi. L’elmo del Mandaloriano è un oggetto centrale nella serie, proprio come lo sono il sigaro e gli occhi di ghiaccio di Eastwood, il suo mantello con il poncho, la sua aria silenziosa, il suo modo di parlare solo dopo aver pensato molto bene a cosa dire ed il suo atteggiamento schivo ma determinato.
Un altro dettaglio che accomuna il Mandaloriano con i tanti eroi del genere western è la sua abilità di pistolero veloce, astuto, una persona coraggiosa dal passo felpato. Ha una buona capacità di improvvisazione e nasconde un arsenale molto vario ed utile per ogni evenienza. Il pezzo forte è il suo fucile blaster di precisione che può colpire i bersagli ad una distanza notevole e, come i fucili di precisione dei film western, si carica un colpo alla volta.
Le ambientazioni ed i temi di The Mandalorian potrebbero essere esattamente gli stessi dei film western, con i loro pianeti desertici o ricoperti di foreste, i bar e le cantine piene di gente poco raccomandabile e le situazioni di stallo, le gilde, gli eserciti, la ricerca di una reputazione e, cosa più importante, la ricerca di taglie per guadagnare tanti bei soldi. Un universo dove la parola data ha la stessa valenza di una banconota falsa e bisogna sempre guardarsi le spalle per non cadere in trappole inaspettate.

Insomma, se siete degli amanti del mondo dei cacciatori di taglie e delle loro avventure, potreste sicuramente dare una possibilità ai film di Sergio Leone. Sono divertenti e trasmettono le stesse emozioni che trasmettono Cad Bane e la sua banda quando entrano in azione o Jango e Boba Fett quando si nascondono per catturare la loro preda ed andrete matti per le sparatorie in stile O.K. Corral di The Mandalorian. Sicuramente noterete tantissime analogie con i film di Star Wars che ovviamente apprezzerete.