Se ci si limita alla saga cinematografica di Star Wars, il processo secondo cui Darth Vader scende a patti con la propria paternità è piuttosto semplice. Dopo l’entrata in scena di Luke Skywalker e dopo la distruzione della Morte Nera, l’Imperatore invita il Sith a guardare dentro di sè per cercare la verità, così da scoprirsi padre del giovane Skywalker.
Nonostante in quel momento Darth Vader si mostri titubante e dubbioso, possiamo dire che fosse già a conoscenza della verità. Come? Grazie ad un eccellente lavoro di investigazione svolto sottotraccia.
LE INDAGINI ALLE SPALLE DELL’IMPERATORE
La presa di coscienza della propria paternità da parte di Darth Vader è perfettamente spiegata nel ciclo di fumetti a lui dedicato, che ricordo essere perfettamente canonici.
Dopo la distruzione della prima Morte Nera, la posizione di Darth Vader all’interno delle gerarchie imperiali è traballante. L’Imperatore è profondamente deluso dal suo fallimento, e sta segretamente meditando di rimpiazzare il suo apprendista con delle intelligenze artificiali in grado di trasferirsi in un altro corpo al momento della morte.
Dal canto suo, anche Vader non è affatto restio a tramare alle spalle del proprio padrone, una volta compresa la precarietà del proprio potere. Le iniziative personali di Vader saranno poche, ma risolute: comincerà con l’assoldare un’archeologa stellare, Aphra, che lo condurrà su Geonosis per creare da zero un esercito privato formato da droidi.

In un secondo luogo, Vader manterrà un contatto diretto con Boba Fett, incaricato di stanare il giovane pilota che ha distrutto la Morte Nera, così che il Sith possa saperne di più sulla sua provenienza. Il tentativo di avvicinamento da parte del cacciatore di taglie sarà infruttuoso, dal momento che Luke riuscirà a respingerlo a colpi di spada laser, ma non tutti gli sforzi saranno vani: Fett riuscirà infatti a captare il cognome del giovane, ovvero Skywalker, per portarlo come informazione a Vader.
La prima reazione di Vader viaggia a metà tra il funesto e il nostalgico. Il fatto di avere un figlio risveglia in lui le antiche sensazioni risalenti al matrimonio con Padmè, che non ha mai davvero scordato e che tiene sempre nel cuore, quasi a voler alimentare in maniera perpetua la sofferenza che lo muove. Oltre alla parte più romantica, si risveglia in Vader una forte componente di odio nei confronti dell’Imperatore, colpevole di aver taciuto un segreto così grande come la nascita di Luke prima della morte di Padmè, episodio ben ammantato nella menzogna, come sappiamo.
Tuttavia, Vader decide di non affrontare l’argomento col proprio padrone, così da tenere il segreto e usarlo più avanti a proprio vantaggio. Nelle fantasie del Sith, infatti, il piano ideale sarebbe quello di portare a sè il figlio per poi sconfiggere definitivamente l’Imperatore e passare a un Impero “a conduzione familiare”.
IL RITORNO SU NABOO
Tuttavia, la testimonianza di Fett non è sufficiente per agire con sicurezza. Vader affida dunque un incarico molto delicato all’archeologa Aphra: recarsi su Naboo per scovare e far confessare l’impresario che si occupò del funerale di Padmè, Commodex Tahn. Da buon vecchio amico e servitore di Amidala, Tahn è ben deciso a custodire il segreto e a non confessare il parto che preceduto la morte della sua regina. Non a caso, fu proprio un suo artificio quello di inserire nella salma di Padmè una protesi che facesse pensare a una gravidanza in corso, così da nascondere definitivamente l’esistenza dei figli.
Nonostante la fedeltà che lo spinge, Tahn sarà costretto a confessare grazie ai droidi di Aphra, esperti nelle crudeli arti della tortura. La sua confessione tradirà la regina soltanto a metà, dal momento che non farà alcun riferimento all’esistenza di Leia, limitandosi a parlare della nascita segreta di Luke.

L’arco narrativo a fumetti dedicato a Vader serve a chiarire punti d’ombra del canone come quello appena trattato, ma soprattutto a porre sotto una luce completamente diversa il rapporto che intercorre tra Imperatore e Vader. Laddove infatti sembra che vi possa essere una sorta di fedeltà ad unire i due nella lotta comune alla Ribellione, siamo in presenza di due personalità molto forti e risolute che si temono e agiscono nella segretezza più totale per prevalere e sgominare l’alleato-rivale.
Per quanto poi non sia esplicitamente riportato tra le pagine della vicenda, potremmo dedurre che i continui richiami a Padmè che Luke è in grado di risvegliare nel padre soltanto con la propria esistenza siano già una prima avvisaglia della redenzione che Vader vivrà in Episodio VI.
FONTE: Darth Vader (panini comics)