Star Wars ha sempre avuto uno stretto legame con il mondo dei giocattoli, in particolare con le action figure, delle quali vengono collezionate persino la confezione poiché si presenta come una vera e propria espressione artistica. Per avere un’idea di quanto il packaging originale dei prodotti sia importante, basta dare un’occhiata su qualche sito di rivendita online, come ad esempio ebay, e vedere l’elevato prezzo dell’articolo nella sua confezione originale.

Un importante ruolo nella realizzazione delle confezione delle action figure di Star Wars, lo ha avuto Dave Reid. L’art director della Kenner e successivamente della Hasbro si è occupato delle prime dodici figure diffuse nel 1977 fino a quelle basate su Star Wars: La Vendetta dei Sith. La creazione dei packaging prima dell’era digitale non era per niente semplice, infatti si passava per diverse fasi che Reid qui spiega:
“La prima fase era quella dei designer che lavoravano con carta e penna. La Lucasfilm forniva loro fotografie di personaggi e veicoli da usare come modello, le stesse che sarebbero servite per realizzare anche i giocattoli. A volte le foto originali venivano ritoccate, altre invece dovevamo creare un artwork nuovo di zecca, come per esempio le immagini degli Ala-X e dei caccia Tie sul retro delle confezioni delle prime dodici action figure.”
Si aggiungeva in seguito la componente testuale creata da un tipografo. I vari elementi erano mandati da un separatore di colori che creava quattro immagini dei quattro colori usati per la stampa in quadricromia, ovvero ciano, magenta, giallo e nero. Queste immagini venivano stampate su fogli trasparenti perché in questo modo si potevano sovrapporre per vedere il risultato e capire gli eventuali errori. Il materiale era poi mandato alla Lucasfilm per l’approvazione finale e così iniziare il processo di stampa offset:
“Le lastre trasparenti venivano utilizzare per creare delle sottili matrici metalliche, una per ogni colore. Una volta allineate, consentivano di stampare immagini realistiche. Poi, con delle taglierine, la tipografia riduceva i cartoni alla giusta dimensione e li spediva alla linea di produzione che si occupava dell’assemblaggio dei giocattoli.”

Le action figure di Star Wars ritornano nel 1995 dopo un decennio in cui non erano più state realizzate, con il designer della figure e della confezione più moderno nella linea Power of the Force. La Hasbro assorbendo la Kenner ha dato il via a nuovi cicli di giocattoli. Difatti, dopo l’uscita Star Wars: La Minaccia Fantasma l’industria ha iniziato a produrre figure con personaggi inediti ispirati alla pellicola. Dave Reid ricorda i dettagli di tale produzione:
“Inizialmente, su richiesta della Lucasfilm, si pensava di usare come elemento grafico principale dei droidi da battaglia. Noi però pensavamo che servisse un’immagine di maggiore impatto e abbiamo proposto Darth Maul e loro sono rimasti a bocca aperta!”
Reid racconta anche l’evoluzione digitale nella creazione dell’imballaggio:
“Gli schizzi iniziali possono essere scansionati e quindi editati al computer con facilità. Il processo di stampa offset si basa ancora su quattro lastre di colori diversi, ma grazie ai nuovi software è possibile separare i singoli colori in pochi istanti.”
Dietro a dei “semplici giocattoli” della saga cinematografica più amata c’è un mondo di storie e questo è solo un piccolo assaggio. Queste confezioni e soprattutto le action figure di Star Wars sono sopravvissute e si sono rinnovate attraverso i decenni. Oggi sono oggetti di collezione fantastici che ci ricordano momenti speciali dell’infanzia e in generale la nostra adorata Galassia lontana lontana.
Ogni elemento del packaging ha una storia da raccontare, e nel caso di Star Wars una buona storia può attraversare diverse generazioni.
Dave Reid