Tempo fa, ben prima di iniziare a scrivere per Star Wars Italia, realizzai un’analisi su Disney+ a diversi mesi dalla sua uscita sul mercato. Sarò sincero, il mio parere fu prevalentemente negativo. Avevo catalogato l’offerta di Disney+ come antologica e poco innovativa, fatta eccezione per “The Mandalorian“. Scorrendo il catalogo, provavo la netta sensazione che mancasse qualcosa, una sorta di propulsione in grado di far partire davvero il motore della piattaforma. Eppure le cose sembrano prossime a cambiare.

La seconda stagione di “The Mandalorian” è ormai nella sua seconda metà. Ci sono stati diversi colpi di scena, su tutti la scoperta del nome del bambino, Grogu. L’inserimento della figura di Ahsoka Tano era poi quello che in tanti stavano aspettando, col nome di Rosario Dawson presente sulla bocca dei fans da ormai mesi e mesi. Ora, “The Mandalorian” è una serie molto ben strutturata, in grado di farsi comprendere anche da chi non abbia mai approcciato (per diverse ragioni) l’universo Star Wars al di fuori dei film canonici. Non è certo un mistero che le serie animate siano state spesso snobbate o accantonate da molti fans del franchise. Eppure, i recenti avvenimenti del nostro amico vestito di Beskar hanno dato una svolta prepotente a questa tendenza. A beneficiare di tutto ciò è senz’altro “The Clone Wars“, fortunata serie snodata in sette stagioni andate in onda tra il 2008 e il 2020. A seguito del tredicesimo capitolo di “The Mandalorian”, le visualizzazioni di “The Clone Wars” sono andate in netto crescendo, vuoi per via del primo approccio di molti utenti, o semplicemente grazie a tutti i patiti di rewatch, pratica sempre utile per rinfrescare la memoria. Eppure, non è la prima “spintarella” che la serie animata riceve da Mando.

La prima importante impennata di views relativa a “The Clone Wars” risale al Novembre del 2019, non a caso mese del primo rilascio di “The Mandalorian”. Da quel punto in poi, l’interesse nei confronti della serie animata si è assestato, mantenendo comunque un alto livello. La seconda ondata di grossi numeri è arrivata nel 2020, in Primavera, in corrispondenza dell’uscita della settima e ultima stagione. Differentemente a quanto accaduto in precedenza, l’interesse è andato poi a spegnersi. E poi è tornato Grogu a togliere le castagne dal fuoco. “The Clone Wars” sta vivendo una vera e propria nuova giovinezza, con dati di visualizzazione schizzati a dir poco alle stelle. Pare infatti che la serie non abbia mai avuto addosso così tanta attenzione come in questo momento. D’altra parte, la cosa non dovrebbe sorprendere. Star Wars è un franchise incredibilmente solido soprattutto grazie alla sua ciclicità, al suo continuum che strizza gli occhi ai prodotti del passato in maniera intelligente e ben studiata, così da tenere tutto su un determinato livello di attualità e interesse. Stando ai dati raccolti da Parrot Analytics, “The Clone Wars” sarebbe quattro volte piu popolare rispetto al passato dopo l’uscita di “The Mandalorian”. E si sa, i numeri non mentono (quasi) mai.

Ed ecco quindi lo sprint di cui Disney+ ha sempre sentito il bisogno. Quella che fino ad oggi potrebbe essere stata una fantastica operazione nostalgia, ha la concreta possibilità diventare qualcosa di grande, con enormi potenzialità. Siamo di fronte ai nuovi prodotti del franchise che non solo danno nuova linfa ai fans, ma riportano alla loro memoria anche i vecchi lavori, facendoli magari rivalutare e apprezzare maggiormente. Laddove poi ci saranno nuovi avvicendamenti alle fatiche di casa Star Wars partorite negli anni passati, saremo noi i primi a rallegrarci. Al di là di tutte le critiche (costruttive o meno) che in tanti hanno rivolto alla piattaforma di casa Disney, dovremmo fare tutti il tifo per un’evoluzione positiva e costante del servizio, a maggior ragione se ci sarà il nostro caro, vecchio Star Wars a segnare la rotta.
FONTE: theverge.com