Una delle grandi cose di Star Wars è che ispira infiniti dibattiti e opinioni su una vasta gamma di argomenti, creando grande pathos in tutti noi. “Miglior cacciatore di taglie? Jedi più potente? Salacious Crumb ha il miglior taglio di capelli della saga? Con questo spirito, StarWars.com presenta: “Da un certo punto di vista“, una serie di appunti su alcuni dei più grandi e divertenti temi legati a Star Wars. In questa puntata, si prende posizione sul momento più potente della trilogia sequel composta da: Star Wars: Il risveglio della Forza, Star Wars: Gli ultimi Jedi e Star Wars: L’ascesa di Skywalker.

Il confronto tra Rey e il redivivo imperatore su Exegol
L’arco narrativo che Rey attraversa dall’inizio alla fine della trilogia sequel è perfettamente riassunto nel suo confronto con Palpatine. Quest’ultimo colpisce sua nipote e lei usa la spada laser di Leia per trattenere quel potere travolgente: “Io sono tutti i Sith” afferma Palpatine. Rey, mentre usa la Forza per attirare la spada di Luke con la mano libera, conferma: “E io … io sono tutti i Jedi.” Con entrambe le spade laser incrociate l’una sull’altra, il fulmine devia verso Palpatine finché non diventa altro che polvere. Per capire quanto sia potente questo momento, dobbiamo tornare al punto di partenza della protagonista.
Quando abbiamo incontrato per la prima volta questa umile cerca rottami in Star Wars: Il risveglio della Forza. Rey trova la spada di Luke nel castello di Maz su Tokadana ed afferma: “Non toccherò mai più quella cosa. Non voglio averci niente a che fare”, anche se l’arma chiamava proprio lei. A quel punto, Rey chiarisce le sue priorità: voleva solo tornare su Jakku per aspettare il ritorno della sua famiglia. Ovviamente, le cose non sono andate secondo i piani e quando ha dovuto affrontare Kylo Ren sulla Base Starkiller, ha attratto a sè la spada laser usando la Forza. Compiendo il suo primo passo nella Resistenza. Ciò ha portato Rey alla successiva destinazione: Ahch-To.
Dopo aver aiutato la Resistenza a recuperare la mappa per trovare Luke Skywalker nella speranza che potesse aiutarli, la giovane si è recata nelle Regioni Ignote per recuperare il leggendario maestro in Star Wars: Gli ultimi Jedi . Una volta trovato gli ha spiegato di essere lì perché Leia e la Resistenza avevano bisogno del suo aiuto. Solo quando Luke la interroga,lei confessa: “Ho bisogno di qualcuno che mi mostri il mio posto in tutto questo”.
Nonostante il tentativo di Kylo Ren di convincerla che lei non fosse nessuno nella storia eccetto che per lui, alla fine è riuscita a scoprire chi lei sia. Il che ci riporta a Star Wars: L’ascesa Skywalker e alla battaglia finale. Rey si oppone all’essere più malvagio della galassia, usa la spada laser che una volta aveva rifiutato e decide quale posto occupare nella storia. Rey è tutti i Jedi. E con questo, il suo arco è completo.

L’ultimo duello di Luke Skywalker contro Kylo Ren
Star Wars come abbiamo visto annovera molti momenti potenti tra cui scegliere nella trilogia sequel, ma ci può essere un solo vincitore e riguarda l’eroe che ha dato il via a tutto: Luke Skywalker. Alla fine de Il risveglio della Forza, apprendiamo che il maestro Jedi si nasconde sul misterioso pianeta Ahch-To, in un esilio autoimposto, essenzialmente per contemplare la sua esistenza. Il suo presunto fallimento con suo nipote, Ben Solo, lo ha lasciato privo di speranza, il che è qualcosa di completamente inaspettato. Come può uno dei più grandi eroi, rinunciare a se stesso e alla galassia? La risposta: è che lui è umano.
Anche se Luke è probabilmente uno dei Jedi più potenti della storia, è ancora un comune mortale. Sì, Luke ha realizzato così tanto e ne ha salvati molti. Le sue abilità Jedi sono così sbalorditive che è riuscito a redimere suo padre dal lato oscuro della Forza. Tuttavia non è perfetto, ma questo lo rende solo più riconoscibile.
Il maestro Yoda lo aiuta a comprendere che persino lo stesso fallimento fa parte del cammino dei Jedi e che va trasmesso agli allievi. Dunque, non vediamo la fine della storia di Luke, ma un capitolo di un volume epico che culmina con l’ultimo sacrificio. Quando si proietta attraverso la Forza dall’altro lato della galassia, sa quanto gli sarebbe costato. Nel suo trionfale arrivo su Crait, con il travolgente tema di John Williams, in crescendo, Luke Skywalker si riunisce a sua sorella, strizza l’occhio a C-3PO e va ad affrontare il leader Supremo e il Primo Ordine da solo. Non sembra neppure scalfito dalla potenza di fuoco di una schiera di camminatori AT-M6, tanto da rimuovere la polvere dalla spalla con fare noncurante.
Luke Skywalker è tornato per accendere la scintilla di speranza della Resistenza e della galassia. Insegnando il valore della speranza e dell’amore. Ecco perché questo può essere considerato il momento migliore della trilogia sequel.

FONTE: starwars.com