Nonostante si parli spesso dei suoi lavori da attrice (“The Village”, “Black Mirror”, “Jurassic World”), nell’ultimo periodo ci si riferisce a Bryce Dallas Howard soprattutto in relazione al mondo di Star Wars. Non è un mistero, i due episodi di “The Mandalorian” affidati alla sua regia sono stati molto apprezzati dai fan, soprattutto il Capitolo 11. La regista e attrice si è dunque aperta raccontando emozioni, sensazioni e qualche curiosità in merito al lavoro svolto per la serie.

Da grande appassionata del franchise, Bryce Dallas Howard ha provato un’autentica gioia nel poter lavorare a “The Mandalorian”. Il suo occhio clinico e appassionato le ha dato modo di trattare con rispetto e professionalità alcune figure importanti, su tutte quella di Bo-Katan.
“Sarei stata sotto pressione nel portarla in vita se non fosse stato per l’interpretazione di Katee Sackhoff e per la presenza di Dave Filoni. Loro erano lì, quindi si è trattato di garantire la loro visione, assieme a quella di Jon Favreau”.
Il tutto ovviamente condito da una buona base di appoggio su “The Clone Wars”, vera e propria fonte di informazioni.
Ci è scappata qualche chiacchiera anche su papà Ron Howard, che Bryce ha omaggiato con un easter egg dedicato ad “Apollo 13”, uno dei capolavori paterni. La regista ha spiegato come le sia venuto naturale, avendo vissuto con particolare presenza e frenesia il set di “Apollo 13” negli anni ’90, rendendo dunque il film parte di lei. Oltre ad essere un omaggio al padre, l’easter egg sarebbe anche un omaggio al nonno, che fu ingegnere aerospaziale. Bryce ha lavorato in particolar modo sull’atterraggio brusco di Mando, dandogli una particolare importanza e diverse chiavi di lettura.
“Doveva sembrare il peggior atterraggio della vita di Mando. Lo abbiamo reso terribile sia per chi non ha mai volato, sia per chi sa guidare un aereo, provocando una specie di ‘Wow, ma come ha fatto a sopravvivere?'”.
In questa seconda stagione, la Howard ha avuto modo di mettere le mani su un episodio di stampo decisamente “action”, il che è stato entusiasmante per lei. Da regista, ha adorato lavorare sull’aspetto di unione dei personaggi, che si alleano e fanno squadra per poi combattere fianco a fianco. Poter lavorare essendo comunque partecipe degli sviluppi futuri della stagione ha tracciato un segno significativo.
“Per una fan come me è stato davvero elettrizzante, surreale”.

L’entusiasmo è stato anche affiancato da un certo carico di difficoltà, su tutte quella di portare Bo-Katan ad un pubblico orfano di “The Clone Wars” e “Rebels”. C’è un background che difficilmente potrebbe essere compreso senza la visione delle due serie animate, dunque la Howard ha dovuto pensare a come riassumere il tutto in una piccola sequenza per ottimizzare il collegamento con Mando e le sue vicende. Tutto ciò è stato possibile grazie ad un continuo e lungo brainstorming basato sulla cultura Mandaloriana e sui suoi usi, utili a comprendere meglio l’eventuale comportamento dei personaggi volta per volta.
“Ho un fantastico grafico fatto da Dave Filoni in persona, lo ha fatto a mano durante una delle nostre riunioni. Dato che è un artista, è davvero stupendo, ci sono un sacco di schizzi dei personaggi Mandaloriani. Ho adorato immergermi in questa seconda stagione”.
Bryce ha infine menzionato Baby Yoda alias Grogu, vera e propria star dello show.
“Sa essere tenero in una maniera a dir poco intossicante, e puoi giocarci su all’infinito!”
Interessante il paragone tracciato dalla regista, che mette a confronto il rapporto tra Mando e The Child tra le due stagioni. Laddove la prima stagione è stata un autentico viaggio senza sosta, nella seconda c’è stato uno spazio maggiore da dedicare alle caratterizzazione, soprattutto a quella di Grogu, al centro di diversi quesiti e domande, ad esempio sulla sua provenienza, sul suo destino e sulla sua evoluzione.
Bryce Dallas Howard ha speso qualche parola sulle teorie che vorrebbero Grogu come adepto del Lato Oscuro. Pur non volendo sbilanciarsi sul futuro, la Howard ha ribadito come la bellezza dell’opera di Lucas stia proprio in questo infinito dualismo tra luce e ombra, un conflitto interiore che, prima o poi, tocca tutti i personaggi.
FONTE: digitalspy.com
The Mandalorian è la prima serie in live action di Star Wars. Segue le avventure di Din Djarin (Pedro Pascal), un cacciatore di taglie mandaloriano alle prese con una pericolosa missione da quando ha incontrato Grogu, un bambino di una razza sconosciuta e dai poteri misteriosi. Tra gli interpreti ci sono Carl Wheathers, Gina Carano, Taika Waititi, Giancarlo Esposito, Nick Nolte e Werner Herzog. La serie è creata da Jon Favreau con il preziosissimo supporto di Dave Filoni. Attualmente è su Disney Plus con le sue prime tre stagioni.
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